TRAPANI, 3 mar – – Un giorno a settimana va nella sede dell’Asp di Trapani, entra e passa il badge per cominciare la sua giornata di lavoro. Passa un minuto e Manuel Bongiorno, veterinario di Castelvetrano e vicepresidente dell’Ordine di Trapani, ripassa il badge e se ne torna a casa. Così, ogni settimana da giugno. Il suo contratto, infatti, prevede un minuto di lavoro, non un secondo di più.
La follia comincia nel 2009 quando per delle prestazioni professionali fornite all’azienda, Bongiorno aveva guadagnato poche centinaia di euro. Ma un decreto assessoriale di quell’anno ha convertito l’originaria prestazione fornita in “debito orario”. Un calcolo matematico applicato alla lettera che ha partorito per il veterinario un contratto da un minuto a settimana.
“Ho chiesto di smettere per potere lavorare davvero – spiega Bongiorno a La Repubblica – Io voglio dare il mio contributo all’azienda e non voglio essere mortificato”.”Abbiamo chiesto un plus orario – Bongiorno e i colleghi nella sua situazione – che ci consenta di dare il nostro contributo visto che a Trapani nel settore veterinario il lavoro non manca. Ma ci è stato detto di no”.
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