Immigrazione, Letta: il Mediterraneo non può essere mare di morte

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11 NOV – “Il Mediterraneo non può essere un mare di morte, ma deve essere un mare di vita e di scambi”. Questo il forte messaggio che il premier Enrico Letta invia in una conferenza stampa a La Valletta con il premier maltese Joseph Muscat. “Non possiamo limitarci alle parole – ha detto -.

serve una nuova politica Ue verso l’Africa e il Medio Oriente”. Con l’operazione Mare Nostrum, ha proseguito a proposito del recente dispiegamento di grandi mezzi militari per la sorveglianza nel Mediterraneo, si e’ salvato probabilmente un migliaio di vite umane dalla tragedia di Lampedusa. ”Quella tragedia – ha aggiunto, in merito al naufragio di inizio ottobre in cui sono annegate centinaia di migranti – si sarebbe potuta ripetere varie volte, non e’ accaduto perche’ c’e’ stato un lavoro intenso dei nostri militari”, ha aggiunto.

Quanto alla Libia, ha detto ancora il premier italiano, ”serve una iniziativa dell’Ue in Libia per il pattugliamento e il controllo delle frontiere. ” “Non faremo le belle statuine”, ha detto da parte sua il premier maltese Joseph Muscat, commentando il prossimo impegno in sede europea sull’immigrazione. “L’Unione europea – ha aggiunto – ha fatto poche cose concrete”. Molti dei salvataggi sono dovuti a sforzi di stati membri, ha detto ancora, in particolare l’Italia e Malta che hanno agito in simbiosi.

(ANSAmed).