Datagate: gli Usa spiavano l’Italia e il Copasir lo sapeva

crimi22 ott. – Anche l’Italia e’ stata “spiata” dagli Stati Uniti, e ora il governo “deve dare spiegazioni”, anche perche’ “i servizi italiani sono sempre stati al corrente di questa attivita’ di monitoraggio, che interveniva anche pesantemente sulla privacy dei cittadini italiani”. Cosi’ Claudio Fava, deputato di Sel e componente del Copasir, il comitato parlamentare di controllo sui servizi di sicurezza in merito alle milioni di telefonate dei cittadini francesi intercettate dall’NSA. Secondo Fava, che riferisce di colloqui con i vertici della sicurezza americana a Washington, “i servizi italiani ne erano al corrente”.

“Mi sembra chiaro che e’ avvenuto anche in Italia – dice Fava – Se si va guardare il pezzo di Le monde ci offre un dato puntuale su quello che avveniva con la Francia, ma ricordando anche che lo stesso sistema di raccolta a strascico di dati in base ad alcuni sensori e’ stato fatto nei confronti di altri Paesi, cosa che non e’ stata smentita dai vertici dei servizi segreti americani con i quali abbiamo avuto una serie di incontri due settimane fa a Washington. Ci hanno spiegato che il loro scrupolo principale e’ stato quello di rispettare le leggi americane sulla privacy e intervenire a tutela della sicurezza del Paese. Che tutto questo confligga con le leggi nazionali di Paesi alleati e’ un punto di vista che loro non hanno, ma che noi dovremmo avere”. Fava denuncia “qualche incertezza” delle nostre strutture di intelligence e dell’esecutivo.

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