L’Ocse avverte l’Italia: «Pil a -1,8%, unico Paese avanzato ancora in recessione»

L’organizzazione lancia l’allarme per «l’alta disoccupazione e la bassa crescita che possono aumentare le tensioni sociali»

recessi3 sett – Nel 2013 il Pil dell’Italia si attesterĂ  al -1,8%. Lo stima l’Ocse nell’«Interim Economic Assessment» in cui aggiunge che il prodotto interno lordo si contrarrĂ  dello 0,3% nel quarto trimestre dell’anno e dello 0,4% nel terzo. Dal rapporto emerge che il nostro paese è l’unico ancora in recessione tra le maggiori economie, visto che la Francia registrerĂ  a fine anno una crescita dello 0,3% (+1,4% nel terzo trimestre, +1,6% nel quarto), la Germania dello 0,7% (+2,3% e +2,4%), la Gran Bretagna dell’1,5% (+3,7% e +3,2%), Usa +1,7% (+2,5% e +2,7%).

LE RIFORME – Nei Paesi con debito elevato, spiega l’organizzazione, «la domanda interna debole è stata compensata solo in modo limitato da esportazioni piĂą forti», quindi servono «riforme per aumentare la produttività», che «aiuteranno a migliorare la competitivitĂ  e le performance nell’export». Allo stesso tempo però, aggiunge l’Ocse, «delle misure per creare condizioni piĂą favorevoli all’investimento nelle economie in surplus aiuterebbero a ottenere una crescita piĂą equilibrata nell’insieme dell’area euro».