Gibilterra: sempre più teso il braccio di ferro Londra-Madrid

 

gibilt20 ago – L’arrivo della Westminister, nave militare britannica, nella base navale di Gibilterra, acuisce le tensioni già alte fra Gran Bretagna e Spagna che si contendono la sovranità della Rocca, territorio d’oltremare britannico, ceduto nel 1713 da Madrid agli inglesi.
Una disputa che è già finita in tribunale e che rischia di aprire una crisi diplomatica.

I motivi del braccio di ferro sono tanti, primo fra tutti la pesca. I pescatori spagnoli protestano da giorni a causa di una barriera artificiale costruita nella baia di Gibilterra che ufficialmente dovrebbe creare una riserva marina ma che di fatto ostacola le loro attività. Secondo i pescatori le tensioni sulle acque territoriali sono costate un milione e mezzo di euro di perdite nell’ultimo anno.

“La pesca qui era buona, ma a causa degli enormi blochi di cemento che hanno costruito non abbiamo più potuto pescare”, dice un pescatore.

Ma non c’è solo la pesca. Madrid ha intensificato i controlli alla frontiera sostenendo che, come territorio britannico, Gibilterra non rientra nell’accordo Schengen. “Siamo venuti molte volte qui e l’attesa era accettabile. Oggi però è terribile. Ho perso tutta la mattina in fila”, racconta un automobilista.

Ed è dura anche per i lavoratori: “I controlli sono estremamente severi. Penso che sia una mancanza di rispetto per i lavoratori. Ci sono oltre 10.000 persone che ogni giorno da Gibilterra vanno a lavorare in Spagna, e più di 15.000 che vanno a spendere i loro soldi nei supermercati spagnoli. Quindi in totale 25.000 persone che subiscono questi controlli”.

ll governo britannico ha valutato le opzioni per una azione legale contro la Spagna sull’imposizione di controlli che limiterebbero la libera circolazione all’interno dell’Unione europea. Ma Madrid si difende ritenedoli uno strumento di lotta al contrabbando, soprattutto quello di sigarette che rappresenta per la Spagna una perdita di due milioni di euro di tasse mancate ogni anno.

Con la sua profonda crisi economica in corso, la Spagna non vede di buon occhio la prosperità della Rocca che registra invece una crescita economica dell’8% rispetto allo scorso anno e che attira i capitali e gli investimenti esteri grazie a una fiscalità molto più vantaggiosa.

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