8 giu. – Almeno 50 islamisti tedeschi e un numero ancora maggiore di fondamentalisti provenienti da altri Paesi europei combattono in Siria al fianco dei ribelli al regime di Assad. Lo rivela in un’intervista alla ‘Frankfurter Allgemeine Zeitung’ (Faz) il ministro federale dell’Interno, Hans-Peter Friedrich (Csu), secondo il quale questi combattenti, una volta tornati in Europa, potrebbero diventare “bombe a orologeria”.
“Riteniamo che in Siria combattano almeno 50 persone provenienti dalla Germania, mentre altri Paesi europei hanno cifre analoghe, se non addirittura piu’ alte”, spiega il ministro, secondo il quale si tratta di “persone provenienti da ambienti salafiti, tra cui ci sono molti convertiti”. Friedrich sottolinea che “queste persone vanno in Siria decise a tutto e laggiu’ imparano il mestiere della morte, con il quale possono mettere in pratica il loro odio.
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Se tornano in Europa si tratta di bombe ad orologeria”. Dopo aver riaffermato la disponibilita’ della Germania ad accogliere 5mila profughi siriani, il ministro afferma di aver chiesto “purtroppo finora senza successo” ai suoi colleghi degli altri Paesi dell’Ue di fare altrettanto. “Su questo tema anche la Commissione Ue non ha ancora convocato la conferenza che avevo proposto”, aggiunge Friedrich, secondo il quale in fatto di profughi siriani “la pressione sull’Europa continuera’”. (AGI) .
