28 magg – Per contrastare la crescente tendenza xenofobica e all’estremismo violento in Europa il commissario agli Affari interni Cecilia Malmstrom chiede entro un anno ”una discussione ai piu’ alti livelli (vertice Ue)” per ”un impegno comune”. ”Il momento di agire e’ ora – spiega – non domani o a fine crisi. L’Ue si basa su valori condivisi e diritti fondamentali. Facciamo in modo che resti cosi”’.
Lo ha detto ad una conferenza a Berlino, annunciando l’adozione di un Programma contro l’estremismo violento entro il 2013. Il programma annunciato ”includera’ un mix di proposte pratiche e raccomandazioni politiche per la revisione della strategia Ue sulle radicalizzazioni” e ”aiutera’ stati membri e istituzioni Ue ad affrontare meglio” il fenomeno. Secondo Malmstrom il ”potenziale per l’estremismo violento esiste in tutti i paesi. Puo’ manifestarsi in forme diverse, ma che sia di destra o sinistra, separatismo, mosso da motivi religiosi, o qualsiasi altra forma, lascia cicatrici sulla societa”’. Per questo c’e’ la necessita’ ”di un nuovo approccio”.
”Necessitiamo di una cooperazione europea ed internazionale migliore su come risolvere le sfide presentate dagli estremismi – afferma la commissaria -. Uno scambio tra paesi ci permettera’ di agire piu’ velocemente”. Occorre che sia ”nel focus Ue”.
Secondo Malmstrom l’Unione europea ha bisogno di ”una forte leadership politica per condannare atti e discorsi estremi e rispondere in modo attivo”. Ma occorre anche fare ”prevenzione” e agire al livello della radice, con iniziative che accrescano la capacita’ della societa’ civile ad affrontare il fenomeno.