Norme UE sulle Acque: Italia rischia multa di 715mila euro al giorno

L’Italia non ha disponibilità economiche, quindi dovrà chiedere denaro alle banche per adeguarsi alle norme UE… e, di norma in norma, il debito non si estinguerà mai…

dittaturaue8 magg- ”L’Italia deve ristrutturare il sistema idrico e la depurazione delle acque altrimenti da fine giugno rischia una multa della Corte europea che puo’ arrivare fino a 715 mila euro per ogni giorno di ritardo, piu’ una somma forfettaria calcolata sulla base del Pil, si tratta di centinaia di milioni di euro”. Intervistato dal Corriere della Sera, il presidente di Confservizi Giancarlo Cremonesi parla di ”vera emergenza nazionale” e annuncia che domani chiedera’ un incontro con il premier Enrico Letta.

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”Nel luglio scorso 100 aree del nostro territorio sono state bocciate in seguito a una procedura di infrazione sulla depurazione aperta nel 2009 nei confronti dei Comuni superiori ai 15 mila abitanti. In sostanza l’Europa ci contesta il mancato o non corretto adeguamento dei sistemi di raccolta e trattamento degli scarichi”, spiega Cremonesi.

”A fine giugno scattano le sanzioni. Si parla di 300 milioni di euro all’anno oltre alla possibile sospensione dei fondi europei”. Quanto alle risorse necessarie, ”la messa a norma del nostro sistema idrico, che da decenni perde il 40% di acqua ed e’ depurato solo per due terzi, costerebbe circa 5 miliardi di euro all’anno per 10-15 anni”, afferma Cremonesi. ”Sono risorse che consentirebbero di aprire decine di cantieri, di far partire centinaia di progetti gia’ pronti in tutte le amministrazioni locali”. Per reperire i fondi ”si possono emettere degli ‘idrobond’ garantiti dalla Cassa depositi e prestiti, e un ritocco delle tariffe di circa il 10% non sarebbe poi la fine del mondo visto che l’Italia e’ il Paese con l’acqua a piu’ buon mercato d’Europa”, dice Cremonesi, auspicando che ”Letta abbia la sensibilita’ per valutare una scelta strategica del genere che creerebbe migliaia di posti di lavoro”.

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