Cagliari: Una rete di zone umide protette nel Mediterraneo

fenicott21 GEN – Una rete di zone umide protette nell’area del Mediterraneo che collega Italia e Spagna e in particolare Sardegna, Emilia Romagna, Toscana e Valencia per far girare l’economia e conservare l’ambiente. L’idea di creare un accordo tra i tre parchi regionali di Molentargius Saline di Cagliari, Delta del Po e Maremma in Toscana, e Albufera (Spagna) e’ stata lanciata a Cagliari nel corso del convegno ”Una rete di aree protette nel Golfo degli Angeli”.

Una giornata che ha messo a confronto esperienze e contributi di esperti e rappresentanti delle istituzioni sul tema del turismo ambientale nelle zone umide e sulla possibilita’ di creare nuove opportunita’ di sviluppo in questi territori. Con un obiettivo: ”Coniugare la tutela del territorio e della biodiversita’ alla promozione del turismo ambientale e sostenibile – ha sottolineato Sebastiano Venneri, presidente di Vivilitalia – perche’ le zone umide non devono essere si tutelate ma da zone di vincoli e divieti devono creare ricchezza e dare lavoro”.

Ad ospitare il convegno e’ stato il fabbricato industriale dei Sali Scelti, sede attuale della direzione del Parco Molentargius Saline. Tutto attorno c’e’ il compendio naturalistico che si estende per circa 1400 ettari, con le sue migliaia di fenicotteri rosa che per la prima volta in Italia hanno deciso di nidificare nel 1993 – solo nel 2011 se ne contavano 7000 – ma ricco anche di pregiate specie di uccelli acquatici, gli specchi d’acqua dolce e salata e i resti della gloriosa fabbrica del sale. ”L’impatto con Molentargius e’ stato emozionante – sottolinea Massimo Medri, presidente del Parco regionale Delta del Po – sono rimasto incantato dalla straordinario natura”.

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