Casini: per paura di Renzi, Bersani finisce in braccio a Vendola

2 nov – “Mi preoccupa il tipo di politica che intende fare Bersani. Che vuole fare sulla produttivita’ e sulle pensioni? Andiamo avanti o torniamo indietro? Non dimentichiamo che l’abolizione dello scalone pensionistico che ci ha fatto perdere 10 miliardi porta la firma di Prodi.

Voglio sperare che lui ripensi a questi problemi in chiave europea e riformista”. Lo dice il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, in un colloquio con Bruno Vespa risalente al 29 ottobre scorso e contenuto nell’ultimo libro del giornalista ‘Il Palazzo e la Piazza. Crisi, consenso e protesta da Mussolini a Beppe Grillo’, in uscita da Mondadori Rai – Eri l’8 novembre.

“Ho la sensazione che il terrore di Renzi – aggiunge Casini – lo abbia spinto tra le braccia di Vendola. Se questa sensazione fosse giusta, la scelta sarebbe molto negativa.

Monti ha dimostrato che questo paese non si puo’ governare tornando alle vecchie coalizioni del passato. E difficilmente una sinistra nella versione piu’ radicale puo’ essere autosufficiente per governare il paese. Puoi avere una risicata maggioranza numerica, ma politicamente non ce la fai. Come non ce l’hanno fatta prima Prodi e poi Berlusconi. Eppure, lui mi aveva sempre spiegato che non riteneva possibile l’autosufficienza della sinistra…”. adnk

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