Caso Anna Giulia Camparini: tribunale respinge ricorso dei genitori e la dichiara adottabile

9 mag – La Corte d’Appello di Bologna ha respinto i ricorsi della famiglia biologica e sancito che la bimba reggiana di sei anni venga adottata. Per i coniugi Camparini è ancora possibile ricorrere in Cassazione.

C’è qualcosa di profondamente disumano nella vicenda della piccola Anna Giulia Camparini: un pugno di persone vuole fortemente strapparla alla sua famiglia per sempre con motivazioni che, se riferite correttamente dai giornali, sfiorano l’incostituzionalità. Dire, infatti, che “l’incapacità dei genitori ad assicurare alla bambina adeguate cura e assistenza, apparendo i limiti del padre e della madre francamente irreversibili”, è ciò che potrebbe affermare solo uno specialista di fronte a una malato terminale e non mi pare sia questo il caso.

Ma chi sono queste persone e perchè tanto accanimento nei confronti di una bambina di soli sei anni? I giudici del tribunale dei minori di Bologna furono i primi a decretarne l’adottabilità e, dal 2010, i genitori che l’avevano rapita e poi restituita, non hanno più potuto vederla.

Chissà cosa avrà pensato Anna Giulia non vedendo più i suoi genitori, finiti anche in carcere per quel rapimento d’amore… ma pare che a nessuno importi granchè di cosa possa pensare una bambina quando le si sottraggono tutti gli affetti; gli adulti sono chiamati a decidere del suo destino e il resto non conta. Anche una delle due nonne non era idonea ad occuparsi di Anna Giulia secondo il tribunale, mentre l’altra nonna di Anna Giulia non ha mai voluto saperne, anzi, è favorevole alla sua adozione.

Persone più sensibili avrebbero dovuto domandarsi come mai una nonna sia disposta a non vedere mai più la sua nipotina, ma in questo caso pare che anche le cose più strane rientrino nella disumana normalità che spesso permea le vicende legate all’affido dei bambini. La nonna in questione ha anche scelto come avvocato una persona molto particolare. Un uomo che nella vita si occupa proprio di bambini sfortunati, quelli che sono vittime del turismo sessuale nei paesi del terzo mondo. Pensare che chi si occupa di tutela dei minori sia favorevole all’idea di rendere una bambina orfana di genitori vivi, è piuttosto strana, ma questa è solo una delle tante stranezze di questa storia.

Un altro personaggio fondamentale è la tutrice nominata dal tribunale quando ai genitori è stata tolta la patria potestà . Il tutore è una figura creata ad hoc per tutelare il bambino in presenza di vicende giudiziarie. Ma in che modo  viene tutelata Anna Giulia da questa donna che abbiamo avuto la fortuna di conoscere grazie ad una sua partecipazione alla trasmissione “Chi l’ha visto?” Decidendo che la cosa migliore per lei è andare a vivere con un’altra famiglia, “tanto poi si abitua”.

Su quali basi si fondi la convinzione di questa signora che i genitori siano intercambiabili, non è dato a sapersi. Come non è dato a sapersi da cosa nasca l’evidente e viscerale avversione che la signora ha sempre dimostrato nei confornti dei genitori della bambina. Siamo consapevoli del fatto che di errori questi due genitori ne abbiano fatti diversi, ma è palese che questi errori siano scaturiti dall’amore che hanno sempre dimostrato per la loro bambina così come è piuttosto chiaro che nelle relazioni dei servizi sociali si siano scritte tante cose frutto più di opinioni personali che di dati di fatto.Forse è anche per questo che il procuratore della corte d’Appello di Bologna sospese l’adozione della piccola nel 2011.

Poi, però, nell’aprile 2012 cambiò idea e disse che la bambina era adottabile. In fondo che male c’è a cambiare idea? Secondo la logica con cui è stato condotto questo caso, un genitore vale l’altro e poi anche una delle due nonne è d’accordo.

E la bambina? Bè, la bambina si abitua e può cambiare genitori come i suoi vestitini.E poi, se proprio non dovesse dimenticare mamma e papà, potrà sempre rivederli a 18 anni! Cosa volete che sia, lo sanno tutti che...il tempo vola.

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IL GRUPPO “INSIEME PER STELLA” ESPRIME IL PROPRIO SDEGNO MA NON SI FERMA. ARMANDO MANOCCHIA PROMOTORE DI UN ORDINE DEL GIORNO PER LA RIVISITAZIONE DEL RUOLO E DEI POTERI DEI SERVIZI SOCIALI AL CIRCONDARIO IMOLESE, ALLA LUCE DI QUESTO DISUMANO PROVVEDIMENTO CHE OFFENDE LO STATO DI DIRITTO E LEDE LA DIGNITA’ DI ANNA GIULIA E SUOI GENITORI STA PROGRAMMANDO UN INCONTRO DA TENERSI NEI PROSSIMI GIORNI A BOLOGNA CON TUTTI I PORTATORI D’INTERESSE.

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