 30 mar. –  – La prima sezione della Corte d’appello di  Palermo ha dichiarato estinta per prescrizione la pena inflitta a Vito  Badalamenti, figlio del boss di Cinisi, Gaetano. L’uomo, 55 anni, era  inserito nella lista dei dieci latitanti piu’ pericolosi del ministero  dell’Interno.
30 mar. –  – La prima sezione della Corte d’appello di  Palermo ha dichiarato estinta per prescrizione la pena inflitta a Vito  Badalamenti, figlio del boss di Cinisi, Gaetano. L’uomo, 55 anni, era  inserito nella lista dei dieci latitanti piu’ pericolosi del ministero  dell’Interno.
Ora e’ un uomo libero, non e’ piu’ ne’ ricercato ne’ ricercabile. Badalamenti potra’ adesso tornare in Italia, dall’Australia, dove aveva trovato rifugio.
I difensori del mafioso, gli avvocati Paolo Gullo e Vito Ganci, hanno atteso pazientemente dodici anni, il doppio della pena inflitta, e poi, dopo il 17 dicembre dell’anno scorso, hanno chiesto ai giudici di Palermo di dichiarare estinta per prescrizione la pena stessa. Un meccanismo del resto già applicato, ad esempio, nel processo per la strage di Primavalle, in cui gli assassini di Stefano e Virgilio Mattei se la cavarono allo stesso modo, grazie al decorso del tempo e al fatto che la pena fosse rimasta “ineseguita” per oltre trent’anni.
“Tornare in Italia? Non so se lo farĂ , ma forse sì, perchĂ© non dovrebbe? – ha detto l’avvocato Paolo Gullo -. In questi anni Vito Badalamenti è stato in Australia, io l’avevo sempre detto. Ma avevo pure detto che è innocente”.

 
                                     
                                    