Bagarre tra USA e UE per la tassa sulla CO2 degli aerei

2 feb. – Il Congresso degli Stati Uniti sta per esprimere formale opposizione alla normativa europea sull’ETS, in vigore da gennaio di quest’anno, che impone a tutte le compagnie aeree che sorvolino il vecchio continente, di pagare una tassa sulle emissioni di anidride carbonica. L’ETS (Emission Trading Scheme), è il meccanismo di scambio di emissioni che l’UE ha eletto come strumento cardine per le proprie politiche di mitigazione climatica e di riduzione delle emissioni climalteranti.

Un ricorso Usa contro il nuovo regolamento europeo era già stato respinto dal tribunale europeo del Lussenburgo, ed il regolamento anti-emissioni era stato anche criticato dal ministero dei Trasporti statunitense che in una nota aveva espresso ”forti obiezioni, sia legali che politiche, al piano Ue di imporre le proprie politiche anche agli altri Paesi”.

Contrari alla nuova normativa comunitaria sono anche altri Paesi, tra questi India e Cina, il vicepresidente della CATA (Cina Air Transport Association) Cai Haibo aveva dichiarato ad una agenzia di stampa americana che ”La Cina non collaborerà con l’Unione europea sul sistema ETS, le compagnie aeree cinesi non vogliono imporre sovrattasse ai clienti relative alla tassa per compensare i costi delle emissioni”.

Ambienti della Ue fanno sapere che un’eventuale presa di posizione ufficiale del Congresso Usa sulla legge contro le emissioni, potrebbe portare ad un irrigidimento dei rapporti con ricadute negative sugli scambi commerciali. In questi giorni una delegazione della Ue è negli Stati Uniti per incontrare i funzionari del Dipartimento di Stato e studiare possibili soluzioni. (Adnkronos)

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