Migranti, su barcone un estremista islamico e sei contrabbandieri di armi

La Guardia costiera della Tunisia ha fermato ieri un peschereccio con a bordo 75 persone con un’età che varia dai 20 ai 52 anni, tutti tunisini provenienti da Sfax, Al Mahdia e Tunisi. Tra loro c’erano anche un estremista islamico salafita e sei persone già note alle forze dell’ordine per contrabbando di armi.

Secondo l’emittente radiofonica “Mosaique Fm”, le persone a bordo del peschereccio non hanno rispettato l’ordine di rientrare ed hanno tentato di aggredire gli uomini della Guardia costiera tunisina. In precedenza, le unità della Guardia costiera tunisina hanno bloccato un altro tentativo emigrazione illegale al largo di Mahdia, sulla costa nordorientale, e fermato 23 persone che cercavano di raggiungere via mare l’Italia.

Secondo l’agenzia di stampa tunisina “Tap”, gli agenti hanno anche arrestato il proprietario della barca e altre due persone che lavoravano come intermediari per favorire il traffico di migranti. In questa stessa operazione le autorità tunisine hanno inoltre sequestrato l’imbarcazione e una somma di denaro, probabilmente le quote versate agli scafisti dai 23 migranti, tutti di nazionalità tunisina, e provenienti da Al Hkaima e Sidi Bennour, rispettivamente nel governatorato di Mahdia e Monastir. Questi sviluppi avvengono dopo la tragedia dei migranti al largo delle isole Kerkennah che ha causato a inizio giugno oltre 50 morti, tra cui donne e bambini. Agenzia Nova

 

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