Scandalo magistrati-giornalisti, Gasparri: Repubblica ha niente da dire?

“Da giornalista professionista, leggo con grande rammarico, ma non con sorpresa, le intercettazioni di Palamara, di Legnini e di altri esponenti della magistratura o transitati dal Csm, che confermano non soltanto come funziona il Csm in materia di nomine e divisioni tra correnti, ma anche un rapporto inquietante con alcuni settori dell’informazione. Vengono chiamati in causa dei soloni che spesso hanno espresso giudizi di ogni tipo nei confronti della destra. E ci sono, chiamati in causa, politici e magistrati che hanno sempre censurato la destra”. Lo afferma il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

“Sorprende -aggiunge- il silenzio di alcuni di fronte a queste vicende. Il presidente dell’Ordine dei giornalisti Verna per la verità ha espresso alcune considerazioni anche sul caso ‘Repubblica’, il più eclatante tra quelli che stiamo leggendo in questi giorni. Invece il capo della Federazione della stampa, sempre attento a tante vicende ed anche severo nei confronti di alcuni giornalisti, fino a quest’ora ha taciuto. Forse perché si parla di ‘Repubblica’ e dei suoi giornalisti?” si chiede Gasparri?

“Repubblica’, che ha fatto da tribuna del moralismo italiano da decenni, ha qualcosa da dire a sua difesa? E Giulietti che dice? Porterò in Senato e nel Parlamento -annuncia in conclusione Gasparri- questa vicenda facendo nomi e cognomi”. affaritaliani.it

Trame e accordi segreti, le intercettazioni tra magistrati e giornalisti

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