Silvia Romano: mediazione del Qatar decisiva per la trattativa

Il pagamento delriscatto sarebbe avvenuto in Qatar – Silvia Romano è libera. Dopo 18 mesi di prigionia è tornata a casa dalla sua famiglia. Ma la sua liberazione è stata molto complicata e l’Italia da sola non avrebbe potuto farcela, è stata fondamentale la mediazione del Qatar. La carta decisiva, – si legge sul Corriere della Sera – come del resto è accaduto anche in altri sequestri, si gioca attraverso il Qatar. È lì, tra fine aprile e i primi giorni di maggio, che i mediatori consegnano l’ultima prova in vita e ottengono il via libera al pagamento del riscatto. Poi viene dato il segnale che la partita è chiusa.

Martedì scorso il capo della banda entra nella prigione dove Silvia è segregata. Sarà proprio lei a ricordare quel momento domenica pomeriggio, a Roma, nella caserma dei carabinieri dove è stata portata per l’interrogatorio dopo il rientro in Italia.

“L’operazione è conclusa, ti liberiamo». È il 5 maggio 2020, il carceriere entra nella stanza di Silvia Romano. Le consegna un vestito e appena un’ora dopo inizia il viaggio: tre giorni a bordo di un trattore per arrivare sul luogo concordato per la consegna dell’ostaggio. Venerdì sera la giovane volontaria è al sicuro in ambasciata a Mogadiscio. Nulla sa della contropartita versata ai sequestratori, di quella triangolazione tra Italia, Turchia e Qatar che ha consentito di chiudere la partita con il gruppo fondamentalista che l’ha tenuta prigioniera per 18 mesi.  affaritaliani.it

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