Saviano: mafiosi messi ai domiciliari perché in carcere non erano al sicuro

“La polemica per i boss messi ai domiciliari va compresa e studiata per evitare che sia solo elemento di propaganda. Quei boss non dovevano essere messi ai domiciliari ma dovevano essere messi al sicuro, curati. I magistrati avevano chiesto al Dap di poterli mettere in sicurezza, non hanno avuto risposta e quindi, obbedendo al diritto, questi detenuti sono stati messi ai domiciliari“. Lo ha Roberto Saviano ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa su Rai2.

“Il sentimento di pancia è chiedersi perché dobbiamo curare queste persone, ma questo è un errore madornale: un carcere senza diritti è un carcere mafioso; un carcere dove ogni dinamica umana è preclusa è un carcere dove comandano le organizzazioni criminali. Il diritto è lo strumento principale per combatterle. E tutelare la salute di un boss è combattere la mafia perché significa togliergli il potere della sua discrezionalità”, ha sottolineato Saviano.

“Ogni volta che diciamo che queste persone non meritano nulla, che sono delle bestie, stiamo spingendo altre persone ad affiliarsi. Se il carcere non ha diritti, diventa un’accademia per criminali. Da un carcere sano, dove si recupera la vita, invece usciranno persone diverse”, ha aggiunto Saviano.  adnkronos

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