UE, Germania infrange le regole: aperte 76 infrazioni

Angela Merkel infrange più leggi Ue di Orban. La scorsa settimana, la Commissione europea ha deferito la Germania alla Corte di giustizia Ue per non aver ridotto il livello eccessivo di nitrati nei terreni agricoli, violando la direttiva sui fertilizzanti. Una procedura che potrebbe portare a una maxi multa da 850mila euro al giorno. Ma non è l’unico fronte aperto tra Bruxelles e Berlino: per la precisione, sono 76 i casi di infrazione delle leggi europee da cui il governo tedesco deve difendersi. Un numero più alto di quelli aperti nei confronti dell’Ungheria, Paese considerato più riluttante a piegarsi ai diktat dei vertici Ue.

Il governo di Viktor Orban, infatti, deve rispondere a 63 procedure di infrazione, come quelle sulle leggi sui migranti. Non sono poche, ma sono di certo meno di diversi altri Stati membri. A guidare la classifica delle infrazioni al diritto Ue, c’è la Spagna, con ben 93 procedure aperte. Al secondo posto la Grecia con 89. L’Italia si piazza al terzo posto con 82, quattro in più della Polonia. Al quinto posto la già citata Germania.

La quota di Berlino è salita recentemente a causa di 3 nuove procedure. Il primo caso riguarda i ritardi nella creazione dell’infrastruttura tecnica necessaria alla trasmissione elettronica di informazioni sulla circolazione delle merci, che sta incidendo sulle “capacità antifrode di altri Stati membri”, secondo la lettera della Commissione europea. La seconda procedura è legata alle norme per la protezione delle acque superficiali, che in qualche modo si collega a quella per i livelli eccessivi di nitrati nelle acque sotterranee. Infine, Berlino è accusata di non fare abbastanza per proteggere le proprie aree naturali, quelle di Natura 2000.

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