Feltri a processo, Raggi esulta come se fosse sparita tutta la monnezza di Roma

Ti svegli la mattina, ti colleghi a Facebook e vedi la faccetta sorridente di Virginia Raggi. Evviva, ha pulito Roma. Ha illuminato la periferia. Sono sparite le buche. La città è diventata sicura. Macché. Miss Campidoglio è felice perché ha trovato un giudice che ha rinviato a processo Vittorio Feltri. Aveva titolato su Libero “Patata bollente” con l’immagine di Virginia. Orrore. Nell’epoca delle teste all’ingiù non si fa. E Feltri magari dovrà accomodarsi in cella con Pietro Senaldi, direttore responsabile della testata, pure lui a processo.

Esplose una polemica abbastanza sciocca. A Feltri diedero del sessista, del retrogrado. E magari sarà vero che non perde, polemista di lusso qual è, il gusto della battutaccia ad effetto. Ma non ha detto che la Raggi è ladra. Si buttano soldi in un processo per un titolo, tutto qui…

Raggi, nata nel partito del Vaffa, si offende facile – Lei, la sindaca de’ noantri, decise di reagire. Lei, nata nel partito del Vaffa, si era offesa come una qualunque casta di prima Repubblica. E stamane ha rivendicato la querela. Magari al processo si faccia assistere dagli avvocati di CasaPound, che in tribunale hanno battuto persino Facebook…

Quindi, la querela. E adesso il rinvio a giudizio per Feltri. Che oggi si becca invece una valanga di insulti – veri, pesanti – sulla pagina di Virginia Raggi che annuncia trionfale il processo prossimo venturo. La parola più gentile è pseudogiornalista. Davvero Vittorio Feltri è uno pseudogiornalista? Lo pensa anche la titolare della pagina? Non se ne vergogna un pochino, sindaca?

Ma Grillo fece peggio di Feltri – La Raggi si eleva a paladina delle donne offese. Anche di quella signora a cui Beppe Grillo dedicò un memorabile video “cosa succederebbe se ti trovassi con la Boldrini in macchina”? Oppure se la prese con la Boschi a cui affibbiò una volgarissima compagnia di strada con la deputata Pina Picierno?

Scandalose sono le minacce ai giornalisti. La politica ha potere. Ma se perde la testa persino davanti a un titolo è meglio che se ne stia a casa. Anche perché se si tratta della Raggi di motivazioni per rinchiudersi in famiglia ce ne sarebbero molte e ben più gravi di una prima pagina che non le è piaciuta…

Francesco Storace

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