Ponza: dirigente di Fdi accoltellato in un agguato

Un dirigente di Fratelli d’Italia accoltellato a Ponza: sei punti e una ferita al volto da arma da taglio, probabilmente un coltello per Danilo D’amico. Secondo l’ex sindaco Piero Vigorelli, ora consigliere di minoranza del comune isolano, si è trattato di un agguato. Scrive Vigorelli: “E’ la seconda volta in dieci mesi che alcuni delinquenti organizzano un’imboscata e pestano a sangue Danilo D’Amico, nel prefetto latina, cortile della sua abitazione, nottetempo, ben sapendo che vive da solo. Al Poliambulatorio gli hanno messo sei punti sul volto. a ferita è da arma da taglio. Una cicatrice deturperà il suo volto per sempre. Non è stata una “semplice” aggressione, ieri notte c’è stato un tentato omicidio”.

E accusa l’isola di essere in mano alla criminalità organizzata: “Non ci sono dubbi che il movente sia politico. E che i modi siano di stampo mafioso. Perché Danilo, dirigente di Fratelli d’Italia, con la sua foga generosa, il suo entusiasmo e la sua passione, certo non la manda a dire quando ritiene giusto criticare, anche aspramente, chi sta massacrando Ponza. E’ proprio questo che deve far riflettere.Quando dalla normale contesa politica si passa alle mani (dieci mesi fa) e si continua con il coltello (ieri notte), vuol dire che si è toccato il fondo, che tutte le regole sono saltate, che non ci sono più le condizioni per un vivere civile”.

La conclusione di Vigorelli è un appello al Prefetto di Latina, affinché l’isola sia commissariata: “La Signora Prefetto di Latina, persona squisita a cui va la nostra stima profonda, conosce bene il “dossier Ponza” e tutte le malefatte amministrative che Le abbiamo documentato nel corso degli ultimi due anni. A quelle si aggiunge adesso una questione di ordine pubblico non più rinviabile, che ha gettato una luce sinistra sulla splendida isola di Ponza e sulla gente perbene – tantissima – che stamane si è svegliata sgomenta alla notizia della seconda aggressione a Danilo D’Amico. C’è una questione morale, che riguarda l’amministrazione comunale. C’è una questione politica, che riguarda le persone che amano la propria isola e che sono avvilite per quello che sta succedendo. C’è una questione di ordine pubblico, che riguarda la convivenza civile”.

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