Fondi russi, da telefoni sequestrati a Savoini nessun contatto con Salvini

Dall’analisi dei due telefoni sequestrati a Gianluca Savoini (uno dei quali acquistato di recente) e dall’esame dei tabulati telefonici non risulterebbero contatti, né via chat né via mail o telefonici, fra il presidente dell’associazione LombardiaRussia e il segretario della Lega Matteo Salvini. È quanto si apprende in ambienti giudiziari. Sarebbero emersi invece contatti preparatori all’incontro dell’hotel Metropol di Mosca, almeno dall’estate dello scorso anno, fra Savoini, gli altri 2 italiani coinvolti e persone legate agli interlocutori russi al tavolo.

“Audio inutilizzabile” La difesa di Gianluca Savoini, il leghista indagato per corruzione internazionale, oggi davanti al tribunale del Riesame, che si è riservato di decidere sull’istanza contro i sequestri effettuali all’ex portavoce di Salvini lo scorso luglio, ha sostenuto l’inutilizzabilità dell’audio della riunione all’hotel Metropol di Mosca a sostegno del decreto di perquisizione e del sequestro. Al contrario per i pm milanesi, che indagano per corruzione internazionale, la registrazione è una notizia di reato e sulla base di questa perquisizione e sequestri sono legittimi.

Il tribunale del Riesame di Milano si è riservato sulla richiesta della difesa di Gianluca Savoini di ottenere il dissequestro di computer e cellulari acquisito nel corso delle perquisizioni scattate lo scorso luglio su ordine della procura. L’udienza è durata circa mezz’ora. rainews.it

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