“Il matrimonio omosessuale deve essere riconosciuto come sacramento”

La teologa femminista nonché monaca benedettina Teresa Forcades dichiara a Repubblica: «Credo che il matrimonio omosessuale debba essere riconosciuto come un sacramento perché ciò che costituisce il sacramento del matrimonio è ciò che questo particolare legame umano ha in comune con la vita della Trinità e la vita della Trinità non ha nulla a che fare con la complementarietà di genere o sessuale e niente a che fare con avere figli». La Forcades due anni fa lasciò la clausura per impegnarsi in politica lottando in favore dell’ indipendenza della Catalogna. Fra un mese tornerà in monastero dove continuerà le sue battaglie, ma in altro modo.

La tesi balzana ed eretica della Forcades sarebbe la seguente: il matrimonio è fondato sul legame che unisce la Santissima Trinità e le Tre Persone della Santissima Trinità sono asessuate, ergo il matrimonio non c’entra con il sesso e dunque porte aperte al “matrimonio” omosessuale.

Risposta: tacendo sul fatto che almeno una persona della Santissima Trinità è sessuata (Cristo è maschio), il matrimonio è stato voluto dalla Santissima Trinità per l’uomo e non è specchio del legame che unisce le Tre Persone divine: infatti Queste ultime non sono sposate tra loro. E dato che l’uomo è stato creato sessuato il matrimonio non può che essere diversamente sessuato perché è ordinato alla procreazione. Il matrimonio semmai è specchio del legame tra Cristo (maschio) e la Chiesa (femmina).

In secondo luogo la Forcades afferma che il matrimonio nulla a che fare con i figli perché la Santissima Trinità nulla a che fare con la filiazione. Follia allo stato puro perché, solo per articolare due piccole riflessioni, la Seconda persona della Santissima Trinità è indicata come Figlio e la prima come Padre. Inoltre dalla Santissima Trinità deriva ogni generazione dato che Dio è creatore.

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Estratto dell’articolo di Paolo Rodari per “la Repubblica”

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