Lampedusa: fa caldo, i “migranti in fuga dai lager” stanno stretti

Sono rimasti 20 giorni sul ponte di una nave, adesso i migranti della Open Arms sono dentro tanti tuguri. In otto dentro una stanza, dove c’è un caldo asfissiante e le condizioni igieniche non sono delle migliori. Tutta colpa del sovraffollamento dell’hotspot di contrada Imbriacola, nel cuore dell’isola: la struttura potrebbe ospitare al massimo 96 persone, ce sono 260, perché in questi giorni gli sbarchi sono stati continui.

Come riporta Repubblica, che pubblica le immagini di Salvo Palazzolo – Uno stillicidio di arrivi, con piccole imbarcazioni: martedì sera, prima che attraccasse la nave della Ong con gli ultimi 83 migranti ancora a bordo, a Lampedusa erano approdati 57 tunisini soccorsi al largo dalla Guardia Costiera.

“Impossibile vivere in questa fornace — racconta un giovane che si è appena avvicinato alla recinzione — Stanotte in tre hanno dovuto portare i materassi in balcone”. Queste foto raccontano più di ogni parola. Intanto, da mesi vanno avanti i lavori di ristrutturazione di due padiglioni, che rimangono chiusi al momento. I materassi sono stati accatastati in un angolo del cortile, sotto il sole. Una situazione invivibile che il prefetto di Agrigento Dario Caputo ha segnalato al Viminale. E già questa mattina, un gruppo di migranti dovrebbe essere trasferito col traghetto. Ma i problemi restano.

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