”I crocifissi sono sempre gli stessi: i cristiani” (non i migranti)

di Silvana De Mari – – – Cristiani crocifissi in Irak e Siria. Il numero dei Cristiani uccisi nel 2018 è circa 3000. Non contiamo i feriti , i massacrati, quelli e quelle rimasti vivi dopo essere stati castrati o accecati, dopo aver subito stupri. Morti nel mediterraneo nel 2018 sono 2000. Netta diminuzione da quando i porti sono chiusi.

Perché sono responsabile io dei morti in Mediterraneo e non la Tunisia o il Marocco? C’è qualche motivo per considerare gli abitanti della Tunisia e del Marocco irresponsabili o meno capaci degli europei, meno compassionevoli?

La Libia destabilizzata da Francia e Usa resta comunque una nazione. Quindi la priorità ora è occuparci dei fratelli cristiani. Degli islamici che naufragano nel Mediterraneo si occuperanno quelli più vicini: i loro fratelli islamici della costa sud del Mediterraneo, salvandoli e portandoli in Tunisia. O Marocco o Libia. Che sono Nazioni, si sono orgogliosamente conquistate l’indipendenza dal colonialismo, hanno un seggio ONU, e sono perfettamente in grado di svolgere attività di salvataggio.


foto twitter @IAmJamesTheBond

Cristiani perseguitati, attacchi in tutto il mondo

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