Scandalo Pd Umbria, sesso in cambio di nomine

«Il problema è che dico all’assessore, gli dico “guarda noi, io so’ riuscito a fa tutto sabato perché in verità mi sono dovuto anche prostituire perché, capisci anche l’imbarazzo visto dalla Mecocci (Patrizia, docente e direttore della Scuola di specializzazione in Geriatria, indagata) le ho detto “guarda è una persona dell’assessore… questa è quella che non è venuta gliè da da’ na mano».

Le raccomandazioni di “Concorsopoli” – scrive la Nazione –  viaggiavano sempre sulla direttrice politico-amministrativa. Quando era l’assessore Luca Barberini, quando l’ex sottosegretario Gianpiero Bocci (Pd), quando, ancora la presidente della Regione, Catiuscia Marini (Pd) a segnalare i nominativi e a chiedere le tracce delle prove d’esame. Tutti interessati – ma non solo loro – a piazzare i propri candidati ai primi posti dei concorsi pubblici dell’Umbria. Un “sistema” ormai collaudato, secondo la procura.

In particolare l’assessore alla sanità ha condizionato quattro procedure concorsuali, l’allora onorevole, nonché sottosegrerario del Pd, Bocci è intervenuto illecitamente in tre procedure. Un «abile sfruttamento di un efficiente e solido sistema clientelare».

Ma nell’inchiesta che ha provocato un terremoto politico senza precedenti spuntano anche rapporti sessuali in ufficio con una candidata poi selezionata per il posto da Dirigente a tempo determinato per il servizio programmazione Economica-finanziaria. […]

Il pm evidenzia come «i convegni amorosi si tengano proprio nel periodo in cui si svolge la procedura e senza che vi siano indici apparenti di una relazione sentimentale tra i due indagati» e ciò – sostiene – «indurrebbe a ritenere presente un vero e proprio accordo corruttivo fondato su uno scambio tra le prestazioni sessuali e la nomina».

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