Notte di violenza a Carpi: due donne all’ospedale, due tunisini in manette

Protagonisti di questa vicenda sono due tunisini di 18 e 26 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine.  Intorno alle 3 di notte i due sono finiti in carcere con l’accusa di rapina aggravata e continuata in concorso.

I Carabinieri della Compagnia di Carpi, che li hanno fermati nel noto pub del Piazzale delle Piscine, hanno ricostruito piano piano la loro scorribanda, che ha avuto gravi conseguenze per due donne, aggredite e finite al Pronto Soccorso.

Tutto è iniziato poco prima della mezzanotte, quando i due si sono incontrati presso le stele del Monumento al Deportato, per poi salire sullo scooter del maggiore dei due e allontanarsi dal centro storico. I loro propositi per la serata si sono manifestati in tutta la loro gravità qualche minuto dopo, in via Pezzana. Lo scooter ha seguito l’auto condotta da una 26enne rumena residente in città che stava rientrando da casa dei genitori e non appena la giovane ha parcheggiato sotto casa, uno dei due sceso dal ciclomotore e le ha teso un agguato. La ragazza, non appena uscita dall’auto, è stata colpita prima da un pugno e poi da una testa al volto, portata con il casco indosso. Il nordafricano ha poi afferrato la borsetta della vittima e ha raggiunto di nuovo lo scooter con il complice, fuggendo a tutta velocità.

Sono passati solo pochi minuti e la scena si è ripetuta secondo lo stesso identico copione. Questa volta è stata presa di mira una 54enne carpigiana: i due si sono prima affiancati per verificare chi fosse a bordo, poi hanno seguito la vittima fin sotto la sua abitazione nella frazione di Fossoli. Non appena la donna è scesa dalla vettura si è trovata di fronte il giovane che ha usato nuovamente il casco indossato per colpirla al volto, rompendole il labbro e il setto nasale. La 54enne è caduta a terra dolorante mentre i due rapinatori fuggivano e poco dopo è stata soccorsa dalla figlia, che ha anche avvisato i Carabinieri.

I militari hanno ascoltato le testimonianze delle vittime – che nel frattempo sono state soccorse in ospedale – acquisendo dettagli sull’abbigliamento dei due, in particolare su un casco integrale dai colori particolari. Fondamentale per localizzare i criminali è stata ancora una volta la App “trova il mio iPhone”, che ha geolocalizzato uno dei cellulari rubati, portando i Carabinieri fino al pub Scazza. I due giovani sono stati individuati e sorpresi mentre bevevano una birra e pianificavano cosa fare della refurtiva, in compagnia di un loro connazionale. I Carabinieri li hanno bloccati e hanno perquisito lo scooter posteggiato fuori dal locale, riuscendo a recuperare la refurtiva. E’ emerso anche che uno dei cellulari rubati sarebbe servito come merce di scambio per acquistare alcune dosi di cocaina da uno spacciatore di Modena, cui il rapinatore 26enne aveva dato appuntamento di lì a breve. I due si trovano in cella in attesa della convalida dell’arresto.

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