Omicidio Desirée, il ghanese nega lo stupro “lei era consenziente”

Quando il Giudice per le Indagini Preliminari del tribunale di Foggia, Carmine Corvino, gli ha chiesto che ruolo ha avuto nel brutale stupro e omicidio di Desirée Mariottini, la 16enne di Cisterna di Latina, trovata senza vita in un’area abbandonata di via dei Lucani, nel quartiere romano di San Lorenzo, lui, Yusif Salia, 32 anni del Ghana, ha detto di non aver partecipato ad alcun omicidio e di non sapere alcunché del delitto.

L’uomo, sospettato di essere uno del gruppo dei 4 fermati per la morte della ragazza, é stato arrestato a Foggia dove é in carcere anche perché trovato in possesso di droga. Il Gip ha potuto ascoltarlo su rogatoria del suo omologo di Roma, Paola Tomaselli.

Il 32enne ha ammesso di aver conosciuto la 16enne qualche tempo prima della sua morte e di aver avuto con lei un rapporto sessuale consensuale nel giorno del delitto ma di non sapere cosa sia successo dopo. Ha anche dichiarato di aver saputo della morte della ragazza al suo rientro a Roma dopo una giornata trascorsa fuori città, di aver pianto per il dispiacere e di non conoscere gli altri componenti del branco finiti in manette.

Il giorno dell’arresto, avvenuto nella zona Borgo Mezzanone, lo straniero è stato trovato in possesso di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti. In relazione a ciò ha invece spiegato di non sapere della droga che aveva al momento dell’arresto.

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