Sputa contro un poliziotto, ma per il giudice è un fatto tenue. Assolto

Sputa contro un poliziotto, ma per il giudice il fatto è tenue e assolve. L’ira del Sap: «Sputarci addosso è ora legittimo. Non ho parole».

Cinque giovani antagonisti, 2 anni fa, furono denunciati per aver danneggiato nel corso di una manifestazione a Milano, bandiere del PD e uno di loro fu denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale poiché sputò contro un poliziotto.
A distanza di 2 anni, arriva la sentenza del giudice che assolve tutti e cinque gli antagonisti compreso quello accusato oltraggio a pubblico ufficiale, con la formula della “particolare tenuità del fatto”.
«Se sputare addosso a un poliziotto, viene considerato fatto tenue, allora vuol dire che sputare contro un servitore dello Stato sia legittimo» commenta così la vicenda Stefano Paoloni segretario generale del Sindacato Autonomo di polizia (Sap).

«Anche nello sport, se qualcuno sputa su un avversario, viene perlomeno squalificato qualche giornata. A nostro avviso, quella dell’antagonista è una condotta molto grave poiché oltraggiare un poliziotto in servizio equivale ad oltraggiare lo Stato e, se non il carcere, sarebbe stata opportuna quanto meno una ammenda. Per questo motivo, nelle nostre proposte di idonee garanzie funzionali, abbiamo chiesto che siano inasprite le pene per i reati di oltraggio a pubblico ufficiale. Questo – prosegue Paoloni – sia per garantire l’operato degli agenti e la loro autorevolezza, sia per dissuadere altri dal commettere questa tipologia di reato».

Roma, 11 novembre 2018

comunicato stampa

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