Criminalità: in testa Milano, Rimini e Bologna. Allarme violenze sessuali e spaccio

Cambia il volto della criminalità in Italia. Il ladro “vecchio stampo” lascia il posto al truffatore di nuova generazione. E mentre si conferma la contrazione di omicidi, furti e rapine, crescono in parallelo i reati a sfondo sessuale, i fenomeni di spaccio e gli incendi sul territorio.

A dirlo sono i dati elaborati dal Sole 24 Ore e forniti dal dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno, che fotografano unicamente i delitti “emersi” all’attenzione delle forze di Polizia. Restano nell’ombra i fenomeni di microcriminalità, anch’essi diffusi sul territorio, ma che per diversi motivi sfuggono al controllo delle autorità oppure la cui comunicazione da parte delle vittime non è affatto scontata.

Nel 2017 in Italia sono stati commessi e denunciati in media 6.650 reati ogni giorno, circa 277 ogni ora. A Milano, Rimini e Bologna si concentra la maggiore densità di segnalazioni alle autorità. Nel capoluogo lombardo, in particolare, si rilevano in media 27 fatti criminosi all’ora. L’ultima mappa della criminalità resa disponibile dal ministero, comunque, ha confermato il trend al ribasso in corso dal 2013: seppur con numerose differenze su base provinciale, anche l’anno scorso si è registrato un calo delle denunce del 2,3% annuo su scala nazionale.

Stando all’ultimo aggiornamento dei dati, l’allarme arriva però dalla fotografia di alcune tipologie di illeciti che – in controtendenza – segnano un incremento: nel 2017, anno in cui è esploso il movimento «Me too», sono state denunciate fino a 13 violenze sessuali al giorno, in crescita del 15% rispetto all’anno prima; la diffusione degli stupefacenti alimenta i delitti (+10%), prevalentemente lo spaccio; gli incendi sono tornati, come accade ciclicamente, a divampare sul territorio, in media 28 al giorno (+29% rispetto al 2016).

Ieri Renzi ha avuto il coraggio di dire:

Renzi: “c’è gente che governa bene in Italia, sono i sindaci Pd”

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