Marocchino morto dopo inseguimento, Carabinieri: nessun pestaggio

Smontata la bufala del razzismo e della giustizia fai da te. Nessun pestaggio. E nell’auto che inseguiva il presunto ladro in fuga c’era una guardia giurata in continuo contatto con le forse dell’ordine.

 

“Non abbiamo picchiato nessuno, non c’è stato alcun pestaggio, tanto meno a sfondo razziale”, hanno affermato i due cittadini di Aprilia che domenica sera si sono messi all’inseguimento di un auto con a bordo un marocchino in fuga, poi morto dopo essere finito fuori strada. I due sostengono di non aver picchiato l’uomo una volta che la vettura si è schiantata contro un muro sulla via Nettunense e negano anche l’esistenza di ronde di cittadini.

La versione è confermata dai Carabinieri.

I due, M.R. e la guardia giurata G.T, hanno spiegato ai loro avvocati come si sarebbero svolti i fatti. “Eravamo sotto casa, saremo state una quindicina di persone tra cui c’erano alcuni bambini. Abbiamo visto una macchina appostata al buio e qualcuno di noi si è avvicinato per capire chi ci fosse all’interno. Come ci siamo mossi l’auto è partita a razzo e ha cercato di investirci”. E’ in quel momento che insieme a una terza persona hanno deciso di seguire l’auto. “Ma siamo sempre stati in contatto con le forze di polizia”.

Grazie a un video delle telecamere di sorveglianza di un bar poco distante dal luogo dell’incidente gli inquierenti cercheranno di capire cosa è realmente accaduto.

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