UE, ‘The State of the Union’: il discorso di Gentiloni

ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

Seconda giornata della conferenza europea ‘The State of the Union’, oggi in Palazzo Vecchio a Firenze: protagonisti dell’evento con i loro interventi, fra gli altri, il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani; il presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker; il governatore della Bce Mario Draghi, l’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini, e il premier Paolo Gentiloni.

Le risposte sovraniste non sono solo sbagliate ma illusorie anche se sappiamo che il contagio di queste illusioni è andato avanti” e non si tratta solo di fenomeni come il Gruppo di Visegrad ma parliamo anche del ” risultato elettorale italiano”. ha dichiarato Gentiloni durante il suo intervento che ha concluso a Palazzo Vecchio l’ottava edizione di ‘State of the Union’.

Sono convinto che la stragrande maggioranza degli italiani non voglia deragliare da quello che è uno dei pilastri costituenti del nostro Paese e cioè l’impegno europeo che ci ha consentito 60 anni di prosperità e pace. Confido che questa rotta continui nella navigazione dell’imminente prossimo governo perché questa è e sarà l’Italia. Chi volesse portarla altrove dovrebbe fare i conti non con una bagarre politica ma con la nostra storia e la nostra identità“.

Così il premier.

Credo sia importante – ha sottolineato Gentiloni – ricordare a tutti che rischi correrebbe il Paese, e in primo luogo gli italiani, se scegliesse di andare fuori strada, se scegliesse di non dare continuità alla stabilità, alla crescita (che non esiste, ndr), al risanamento dei conti, alla riduzione del debito; di apparire di nuovo – dopo una robusta e faticosa cura ricostituente – fragile davanti ai mercati; se mettesse in dubbio una politica migratoria equilibrata che ha portato risultati; se rinunciasse allo sforzo, che anche personalmente ho cercato di fare, di presentare l’azione del governo come un’azione tesa a promuovere coesione, e non divisione, e a ricucire ferite sociali e non aprire nuove lacerazioni“.

Nell’ultima campagna elettorale ho sentito diversi proclami illusori quanto pericolosi“. Lo ha affermato Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio, a ‘The State of the Union’ a proposito delle forze sovraniste. “Sappiamo tutti – ha aggiunto – quanto sarebbe grave se questa impostazione coinvolgesse uno dei tre grandi paesi europei rimasti nell’Unione: sarebbe una novità con un impatto molto grave e pericoloso nel contesto europeo”.

“Penso che le basi impostate dalla Commissione europea” sul quadro finanziario comunitario “siano basi positive”, e quindi “perché non riconoscere alla Commissione che la proposta di bilancio è avanzata, positiva? Ci sono dei rischi? Li combatteremo”, ha affermato Gentiloni.

Riguardo ai dazi del presidente statunitense Donald Trump, il presidente del Consiglio ha detto che “ci aspettiamo dai nostri alleati americani un’esenzione permanente, non a tempo” e “dobbiamo trovare forme di intesa e compromesso con gli Usa”.

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