Scalfari rompe gli indugi. In senectute veritas, diciamo.
Delirio Scalfari: “La sinistra crei un popolo mondiale unico grazie al meticciato”
di Adriano Scianca
Ecco quindi che nel suo ultimo articolo sull’Espresso, dopo una serie di imbarazzanti considerazioni sul ruolo della massa continentale africana nella storia geologica del pianeta (ebbene sì, la deriva dei continenti può essere usata come argomento politico), il nostro affezionatissimo se ne esce con questa frase, che sembra pronunciata dal cattivo di qualche romanzo distopico:
“…Ma se invece di ragionare su un processo millenario ragioniamo di un processo di pochi secoli, allora l’Africa diventa un elemento positivo, che va aiutato in tutti i suoi problemi. E non solo l’Africa, ma tutti i popoli migranti che hanno di mira Paesi di antica ricchezza, con i quali convivere nel tentativo di ridurre le disuguaglianze. La vera politica dei Paesi europei è quindi d’essere capofila di questo movimento migratorio: ridurre le diseguaglianze, aumentare l’integrazione. Si profila come fenomeno positivo, il meticciato, la tendenza alla nascita di un popolo unico, che ha una ricchezza media, una cultura media, un sangue integrato. Questo è un futuro che dovrà realizzarsi entro due o tre generazioni e che va politicamente effettuato dall’Europa. E questo deve essere il compito della sinistra europea e in particolare di quella italiana”.
Rileggiamo. Quello che Scalfari auspica è “il meticciato, la tendenza alla nascita di un popolo unico, che ha una ricchezza media, una cultura media, un sangue integrato”. La creazione di un popolo unico a livello mondiale è uno degli obbiettivi ultimi dell’ideologia globalista e mondialista, anche se spesso spiegato con parole decisamente più prudenti. Qui, invece, Scalfari ha espresso il suo progetto etnocida senza infingimenti. “Progetto” è del resto la parola giusta. Il fondatore di Repubblica, infatti, non dice che tale risultato sarà raggiunto grazie a meccanismi impersonali già in moto e ormai irreversibili. Al contrario, ne fa il centro di una precisa volontà politica, che deve perseguire tale obbiettivo e realizzarlo fattivamente. L’Europa, e in particolare le sinistre europee, devono attivamente intervenire sulla realtà per creare un popolo unico (in questo modo, peraltro, eliminando anche il concetto stesso di Europa: in una terra abitata da un unico tipo umano, a che pro distinguere i continenti con nomi altisonanti venuti da altre ere?). Con che coraggio, ora, diranno che la Grande Sostituzione è una fantasia complottista?
IL”progetto”è quello Kalergi;maledetti!!!
C’è solo da augurarsi che i cambiamenti climatici riescano ad eliminare la parte dell’Italia che parte da Roma in giù, costringendo ad emigrare anche i cialtroni di Repubblica.
L’importante è che nel “meticciato” non ci siano geni pd e scalfariani!
Mettete nel cassonetto questo “rottame” disumano!
È di una tale idiozia ed arretratezza culturale e storica che fa tremare le vene dei polsi!