Ferrara: degrado, prostituzione e spaccio nel ghetto degli stranieri al Gad

GIANNI TONELLI RISPONDE AL SINDACO E ALLA CGIL

di Gianni Tonelli

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Voglio essere chiaro: non c’è alcuna strumentalizzazione politica dietro le mie parole sulla situazione di degrado della zona del Gad a Ferrara. Io ho semplicemente accolto un invito dei cittadini, e ho parlato di ciò che ho visto e ascoltato da loro.

Posso dire che quella del Gad è una zona franca, perché mancano uomini ed energie e perché si è fatto l’errore oggettivo, incontrovertibile e gravissimo, di ghettizzare la comunità straniera.
Che sia una zona franca, dove regna il degrado, lo dimostrano i fatti: forse non è vero che vi sono problemi di prostituzione e di spaccio in quella che una volta si chiamava zona Giardini ed era un ambiente per elite, e che oggi, invece, è diventata un ambiente “schific”? Questa è solo la verità.

Personalmente non ho interlocutori nelle istituzioni ma i miei interlocutori sono i miei colleghi e i cittadini che mi hanno chiamato e questo è stato il motivo per cui ho deciso di visitare questi luoghi.
Comunque ben volentieri mi confronterò con il sindaco, Tiziano Tagliani, se vorrà e avrà il coraggio di incontrarmi pubblicamente di fronte alla cittadinanza. Anzi, sono pronto a farmi carico anche delle spese per il palchetto e gli impianti di illuminazione e amplificazione, così potremo discutere di questi problemi direttamente sul posto.

Io sto girando tutta l’Italia per cercare di attirare l’attenzione della classe dirigente del paese sul fatto che lo Stato sta venendo meno al suo primo dovere, ossia quello di garantire la vita e la sicurezza dei cittadini.

I tagli applicati alla sicurezza sono debilitanti per l’apparato che, tra le varie forze di polizia, a Ferrara ha dalle 150 alle 200 unità in meno.
Se si vuole fare veramente una politica dell’accoglienza sensata, la ghettizzazione della zona Gad, come ho già detto, è il peggior errore perché questo crea distanza con la comunità autoctona, diffidenza e degenerazione.
E perché allora il sindaco non si compra un appartamento al Gad?

La diatriba tra forze comuniste e fasciste del terzo millennio, per citare il sindaco, non mi interessa, né mi appassiona. Ho lavorato sette anni a Ferrara, dall’86 al ’93, e la zona Giardini era tutta un’altra cosa. E’ forse colpa mia?

Per quanto riguarda il fiume di parole del Silp, faccio presente che forse il collega parlava per sé e per i suoi sette iscritti, mentre il Sap è il primo sindacato della provincia, gode della fiducia della maggioranza dei poliziotti e conosce perfettamente i problemi dei colleghi che gli hanno proprio chiesto di venire per porre in evidenza i problemi di questa realtà. Uno della Cgil che parla di strumentalizzazione politica mi fa solo sorridere.

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