Se non noi, chi fermerà la nazislamizzazione?

 

Se non noi, chi fermerà la nazislamizzazione?
Abbiate il coraggio di rispondere a questa domanda, che tutte le persone di buon senso, dotate di fede e ragione, dovrebbero farsi, ma che evidentemente nessuno si fa!

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L’Italia e tutta la UE sono invase da truppe islamiste, veri e propri soldati di Allah che fingono di venire in pace per farci la guerra, la loro guerra, la jihad a cui è obbligato ogni buon musulmano. Il tutto grazie all’aiuto, alla spinta, al collaborazionismo dei buonisti e multiculturalisti, traditori della Patria.

Non c’azzeccano una beata mazza – cari buonisti della malora – le persone in fuga dalla fame o dalla guerra che arrivano in Europa per rifugiarsi e trovare una vita dignitosa, perché questi sono pochissimi, nemmeno il 5% quindi, 4 o 5 ogni 100; io parlo di bipedi radicalizzati, di individui fondamentalisti, di soggetti integralisti. Parlo di quei delinquenti simpatizzanti o addirittura di quei criminali aderenti all’Isis. Parlo di soggetti che vengono reclutati attraverso il web e che –  non si capisce per quale motivo – vengono lasciati twittare e feisbukkare. Parlo dei Cie che sono solo un business per le Coop e per l’Isis; parlo delle carceri e soprattutto delle moschee.

Contrariamente a quello che pensano gli ipocriti, gli imbecilli, i vigliacchi, gli impostori, i neorazzisti e i neonazisti, leggasi €uronazisti, è proprio grazie a questi luoghi che noi stessi offriamo loro l’opportunità di incontrarsi, di riunirsi, di indottrinarsi, di organizzarsi e di reclutare jihadisti pronti a ciò che loro chiamano martirio. Questa, checchè ne dicano le checcce e i Checchi del Vaticano, è gente che ama più la guerra che la pace, è gente che ama più la morte che la vita e proprio perché non riconoscono la sacralità della vita, la loro come quella altrui, questi fanatici della “guerra santa” (jihad) sono incompatibili con noi, con la nostra cultura, con la cultura occidentale che tanto amano e invidiano e allo stesso tempo combattono, in nome di una non religione. Si tratta di gente pericolosa, che può colpire e colpisce individualmente e non necessariamente in gruppi, o come parte di organizzazioni e lo può fare in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo proprio grazie alle maglie sfrangiate del nostro Ordinamento giuridico che, in questi ultimi anni, viene tra l’altro attuato non in modo equo e soprattutto non uguale per tutti.

Cari miei, questi, individui, attivi o dormienti che siano, fanno parte di quel 95% di soggetti a cui gli accoglioni italioti aprono braccia e le accoglione aprono anche le gambe! E sta cosa adda fini’….

Quindi, svegliamoci! E reagiamo alle imposizioni. Se non noi, chi?

Armando Manocchia  – – @mail

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