Hacker attaccano sito Wada e denunciano: “Coperto doping di atleti Usa a Rio”

 

Un’accusa pesantissima, sottile, che lascia aperte le più disparate considerazioni e tanti dubbi sulla vicenda.

Serena Williams

Alcuni hacker – riporta la Gazzetta dello Sport –   hanno violato i server dell l’Agenzia Antidoping mondiale, la Wada. E poco dopo hanno sparato una bomba: diversi campioni americani hanno giustificato con certificati medici valori anomali di esami antidoping alla vigilia e durante l’Olimpiade di Rio. In sostanza avrebbero “usato regolarmente sostanze illecite giustificate da certificati di approvazione per uso terapeutico”.

Nomi pesanti, quelli fatti dagli hacker. Si va dalle sorelle Serena e Venus Williams, alla fuoriclasse mondiale della ginnastica Simone Biles (quattro medaglie d’oro nella ginnastica), alla star del basket Elena Delle Donne . Gli hacker hanno poi postato documenti “prelevati” nell’area “Confidential” della Wada, dove si parla di assunzione di sostanze proibite “spiegate” dagli atleti stessi con certificati medici. Nel caso della Biles si parla dell’assunzione di anfetamine “sotto ricetta”.

La questione dei certificati medici prodotti dagli sportivi per “spiegare”alcuni valori all’antidoping è controversa. A volte i certificati sono stati accettati, altre volte no e la cosa ha portato a condanne e sospensioni dall’attività agonistica. La verità è che spesso un certificato medico che spiega la necessità dell’uso di determinate sostanze è stato usato per nascondere l’uso di sostanze dopanti. […]

WADA-doping

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One thought on “Hacker attaccano sito Wada e denunciano: “Coperto doping di atleti Usa a Rio”

  1. Si l’avevo intuito che c’era del marcio! già dal nostro Alex Schwazer e gli atleti Paralimpiadi Russi ed ecco le prove che c’erano gli USA appoggiata dall’UE di mezzo come al solito, per sabotare la RUSSIA, non ho parole per descrivere queste carognate!

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