Lavoro e povertà: le vere emergenze italiane

 

poverta

Milioni di disoccupati, l’11,5% . una disoccupazione giovanile al 40%, sono il vero dramma del nostro Paese e l’ottimismo renziano circa la “ripresa”, è fuori luogo, come dimostrato dalla drammatica realtà dei fatti. Tantissimi giovani laureati ed altamente professionalizzati, sono costretti ad emigrare, non solo in Italia, ma anche in tanti Paesi del mondo.

I diritti dei lavoratori, “foglia dopo foglia”, vengono sempre più ristretti: il passo del gambero che cancella conquiste frutto di anni ed anni di dure battaglie sindacali, hanno portato a mettere in discussione lo stesso ruolo dei sindacati.

Quattro milioni di poveri, in condizioni di povertà estrema, molti dei quali sono costretti a scegliere se curarsi o mangiare.

Così ha dichiarato la Segretaria Nazionale del Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa (S.C.S.D./S.E.L.P.), Anna Paternostro –Tanti italiani vivono per strada perché, le vicende della vita, hanno portato alla perdita della casa e, tante volte, della famiglia. Un pesante situazione sociale che vede anche il mondo dei pensionati, in una situazione di drammatico disagio: oltre due milioni di pensionati, con un assegno che non supera i 500€ al mese, mentre 6,5 milioni di pensionati, non superamo i 1000€ al mese. Situazioni tutte drammatiche che, negli anni, sono state lasciate ad incancrenire, come se non esistessero.

Il S.C.S.D./S.E.L.P. – ha continuato Paternostro – ritiene indispensabile che il Governo vari un piano per il contrasto alla disoccupazione e la povertà. L’abbattimento del livello di tassazione, è indispensabile, se si vuole ridare slancio al Paese, nella considerazione che con un livello di tassazione elevato, come quello italiano, nessuna ripresa, nessuna soluzione dei mali endemici che affliggono il Paese, è possibile. L’economia italiana non avrà alcun beneficio dai “bonus” degli 80 €, che, alla fine, sono praticamente il “nulla” rispetto alle vere condizioni economiche e sociali del Paese. Basta “bonus” e barzellette: a giudizio del S.C.S.D./S.E.L.P. – ha concluso Paternostro – sono necessari interventi urgenti e coraggiosi, per far “rialzare” il malato Italia, il resto, sono parole in libertà.

 

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