Se le identità nazionali sono mer.. perché costringere gli africani ad italianizzarsi?

 

Qualcuno si chiede se questa dolce bimba, non fosse così piccina e potendo parlare e discernere, approverebbe la sua necessaria italianizzazione forzata che ha implicato lo sradicamento dalla sua terra, dal suo continente e dalla sua gente? Mi spiegate qual è la differenza tra questo uso strumentale e pedopropagandistico del pupo eletto africano e il famigerato “faccetta nera sarai romana” o, per dirla con Mattarella, “necessariamente italiana“?

ius-soli

Che la pupattola sarebbe stata il testimonial inconsapevole per lo strombazzamento ricorrente sullo ius soli si era capito fin da subito, ma il problema è che la cosa, invece che muovere a compassione, comincia a scatenare solo rabbia e nausea, a causa della profonda dissonanza cognitiva e dell’inganno che il messaggio contiene.
Infatti, se le nazioni e le identità nazionali sono merda e devono scomparire in favore dello zuppone etnico alla porcara, perché obbligare i pupattoli africani ad italianizzarsi, ovvero ad assumere l’identità di un paese del quale, nella più ottimistica delle ipotesi, e giustamente, povere anime, non gliene frega niente? Il paradosso è che si italianizzano degli estranei mentre si disitalianizzano gli italiani. Questa evidentemente è l’ultima mission rimasta alle alte cariche: appuntare medaglie di cartone.

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Chiedetevi anche, per una pupattola salvata dalle acque come Mosè (in attesa delle sette piaghe), quanti bambini africani sono necessariamente costretti a crepare a causa delle politiche di deportazione volute dai vecchi e nuovi padroni dell’Africa che impediscono loro di fuggire, perché solo i più forti sono chiamati a questa folle colonizzazione necessaria dell’Europa. E’ provato infatti che ogni soldo speso per le migrazioni è tolto allo sviluppo dell’Africa, con effetti devastanti per il futuro del continente e di milioni di bambini come questa, ma tanto ormai lo sapete che lo scopo è distruggere entrambi i continenti trascinandoli nel caos.

Il ministero della pedopropaganda delle deportazioni ormai produce ogni sera le immonde sceneggiate sulla spiaggia con i gommoni ad un metro dalla riva dai quali scendono persone perfettamente asciutte e ben equipaggiate per le riprese, con donne e bambini in primo piano a stimolare nello spettatore un senso di empatia dal tracciato ormai piatto, mentre la voce narrante parla di “centinaia di cadaveri” che possiamo solo immaginare e che dovrebbero, secondo i piani, farci sentire necessariamente in colpa per la loro sorte. Una narrazione falsa, artefatta e spudorata, di un cinismo ributtante, perché gli annegati veri sono proprio coloro che non rispondono alla categoria del “più forte” e che vengono necessariamente sacrificati dai trafficanti per far posto agli uomini. Quelli che, difatti, sbarcano in assoluta maggioranza.

La pedopropaganda necessariamente svergognata produce anche obbrobri di altro tipo. Per esempio questi:

cultura

Le nazioni si distruggono necessariamente anche banalizzandone la cultura e la storia livellandole verso il basso. Mettere sullo stesso piano un dio come Caravaggio e una mocciosa qualunque che sa disegnare come tutti i bambini sanno fare, serve solo per abbassare quella che è stata una delle massime espressioni culturali mondiali e peculiarmente europee e italiane, il Rinascimento, a livello di banale “disegno infantile” che tutti possono realizzare assurgendo a livello di nuovi caravaggi in ogni parte di questo schifoso pianeta.
Ma davvero! A questo punto, quando saremo la marmellata (dis)umana che loro vogliono, a cosa serviranno gli Uffizi o la Cappella Sistina? Cosa impedirà la loro necessaria riconversione in bivacco per i migranti e gabinetto per i loro bisogni, o magari la loro necessaria distruzione in quanto contenenti immagini offensive per il loro dio?

Barbara Tampieri aka Lameduck

Perché l’immigrazione di massa non sarà mai la soluzione alla povertà nel mondo

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2 thoughts on “Se le identità nazionali sono mer.. perché costringere gli africani ad italianizzarsi?

  1. Non dire sciocchezze . Nessuno li ha chiamati . Nessuno li obbliga – Devono rispettare usi e constumi di chi li ospita. … >io li manderei a casa tua.< === IO ho "girato".! Non ho preteso che altri sapessero la mia lingua con la cultura della mia provenienza.!!!

  2. Eccellente articolo;aggiungo solo che i traditori che governano usano sempre secondo la loro esclusiva convenienza le parole”patria”,”Italia”e derivate;MAI a favore del popolo italiano,SEMPRE contro!

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