Istat certifica: marzo ancora in deflazione

 

(UNC) – Crollano beni ad alta frequenza di acquisto: risparmio di 172 euro per una coppia con due figli e di 86 euro per un pensionato

Secondo i dati definitivi resi noti oggi dall’Istat, a marzo l’Italia continua ad essere in deflazione, registrando una diminuzione dei prezzi dello 0,2% su base annua. In particolare, i prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto, nei dodici mesi, calano dell’1,1%, dal -0,8% del mese precedente.

Secondo i calcoli dell’Unione Nazionale Consumatori, la discesa dell’1,1% dei prezzi dei beni acquistati più frequentemente, consente di risparmiare, in termini di minor del costo della vita, per una tradizionale famiglia, una coppia con 2 figli, 172 euro su base annua. Una coppia con 1 figlio spenderà, invece, 159 euro in meno nei dodici mesi, un pensionato con più di 65 anni sborserà 86 euro in meno, -93 euro un single con meno di 35 anni, -127 euro una coppia senza figli con meno di 35 anni.

L’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica dei capoluoghi di regione dove, grazie alla deflazione, si risparmia di più. Sui 20 capoluoghi delle regioni e delle province autonome per i quali sono calcolati gli indici generali, ben 14 sono ancora in deflazione.

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