Calais, dalla UE 5 mln di euro alla Francia per un nuovo campo profughi

“La commissione europea accorderà un finanziamento addizionale alla Francia per la gestione della situazione a Calais. Metteremo a disposizione fino a 5 milioni di euro supplementari per la realizzazione di una campo da 1.500 posti”.

Un nuovo centro d’accoglienza per i migranti, dunque, sarà costruito nei pressi di Calais, divenuto il luogo simbolo in Francia della crisi migratoria. A dichiararlo è Frans Timmermans vicepresidente della Commissione europea, in visita proprio a Calais insieme al premier francese Manuel Valls, che ha promesso pubblicamente un impegno maggiore nella gestione della grave situazione umanitaria.

Dopo questo finanziamento di 5 milioni di euro – ha detto – sosterremo questo progetto e io parlo sotto la supervisione del ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve, ma l’idea è di costruirlo entro l’inizio del 2016 e quindi bisogna lavorare con molto impegno”.

I ministri degli Interni dell’Unione europea si riuniranno il 14 settembre 2015 per “fare dei progressi concreti” di fronte alla crisi migratoria più grave dai tempi della Seconda guerra mondiale.

In particolare, Italia e Francia si sono pronunciate per iniziative rapide in favore di un “diritto di asilo europeo”, mentre il Cancelliere tedesco Angela Merkel ha definito la crisi migratoria “una sfida per gli ideali dell’Europa: se dovesse fallire – ha detto – non sarà l’Europa che desideravamo”.

Timmermans ha ribadito che l’Unione Europea non respingerà mai coloro che hanno bisogno di protezione ma le critiche francesi sull’atteggiamento “scandaloso” di alcuni Paesi dell’Europa dell’est di fronte alla crisi, hanno suscitato l’irritazione del governo ungherese, che – il giorno dopo aver annunciato il completamento della barriera di filo spinato alla frontiera con la Serbia – ha convocato un rappresentante diplomatico francese per chiedere spiegazioni.

Anche il Ministero degli Interni austriaco ha proposto una riduzione o addirittura la soppressione degli aiuti finanziari ai Paesi europei che si oppongano ad accogliere un maggior numero di rifugiati, un’allusione non proprio velata all’Ungheria.

Per tutta risposta, però, Budapest ha autorizzato centinaia di migranti – da giorni bloccati in campi di fortuna allestiti nei pressi delle stazioni ferroviarie della capitale – a partire a bordo di treni internazionali diretti in Austria e in Germania. Il governo di Vienna, però, ha provveduto a bloccare il trasferimento. (askanews)

(Afp)

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