Utero in affitto, donna ci ripensa: giudice le toglie la bimba per darla al padre gay

incinta

 

Polemiche e stupore nel Regno Unito per la decisione dell’Alta Corte di sottrarre una bimba a una madre surrogata per affidarla al suo padre biologico, un omosessuale convivente con il suo partner. La causa legale, raccontata dal ‘Daily Mail’, era sorta dopo che nei giorni precedenti il parto la madre aveva deciso di tenere la bimba.

Secondo la coppia gay, la donna aveva acconsentito con un accordo a voce a svolgere il ruolo di madre surrogata mentre la donna ha sostenuto di aver messo in chiaro che si sarebbe presa cura lei della piccola. La giudice Alison Russell ha pero’ sentenziato che la bimba, che ora ha quindici mesi, debba essere affidata ai due omosessuali, in quanto la madre DECIDENDO DI RIPENSARCI E DI FARE LA MADRE PRENDENDOSI CURA DELLA SUA PICCOLA avrebbe ingannato il padre biologico, tenendogli nascosta intenzione di tenersi la bimba.

Nel Regno Unito e’ legale ricorrere a madri surrogate, che tuttavia non possono essere pagate, se non con rimborsi per le spese mediche e di primo mantenimento del figlio. A far decidere la giuria per questo tipo di sentenza sono stati anche altri elementi.
Contrariamente agli accordi pre-parto, la donna non avrebbe comunicato ai due uomini la nascita della figlia, l’ha poi allattata al seno, le ha dato un nome non concordato e l’ha battezzata in chiesa.

Inoltre, secondo le accuse, la donna si sarebbe lasciata andare a commenti omofobici, prima e dopo la nascita della bimba. Le associazioni che difendono i diritti delle madri surrogate hanno comunque sottolineato come la soluzione degli accordi informali sia la migliore per il contesto giuridico britannico, in quanto un patto registrato in modo ufficiale potrebbe ledere i diritti delle donne.
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