Soccorso rosso per ripulire l’immagine del teppistello di Milano

Di Mattia Sangermano abbiamo parlato qui, vedi video in fondo all’articolo pubblicato dal Reparto Celere

Parlando della città messa a ferro e fuoco, il sinistro giovanotto si dice fiero e contento delle devastazioni che, secondo lui, sono necessarie e fanno parte della protesta. Inoltre si dichiara dispiaciuto di aver avuto oggetti contundenti a portata di mano e di non aver contribuito alle violenze, alle quali avrebbe partecipato volentieri. “E’ stata una bella esperienza”, ha detto lo sciagurato.

Mattia, riporta il Corriere, studia al liceo economico-sociale Cairoli di Pavia dove è stato bocciato due volte. “Bazzica i centri sociali perché ama il rap e il rock alternativo, ma se gli chiedete i motivi della manifestazione no Expo fa confusione.

Mattia-Sangermano

Il soccorso rosso, per ripulire l’immagine del teppistello, è arrivato puntuale e velocissimo con un’intervista esclusiva

 

Mattia Sangermano ha vent’anni ed è uno studente di Pavia. Durante gli scontri del corteo No Expo del primo maggio, è diventato protagonista per le frasi pronunciate in tv in difesa dei violenti che hanno messo a ferro e fuoco Milano. Adesso però è pronto a chiedere scusa per le sue parole. “Mi sono accorto solo alla fine di cosa stava succedendo, non sono un violento e non romperei mai una vetrina. I miei genitori si sono arrabbiati moltissimo e sui social network mi prendono in giro, sono pronto a dare una mano a pulire la città”. E conclude: “Dopo il casino che ho combinato, basta manifestazioni per me”

(di Antonio Nasso, Alberto Marzocchi ed Elena Peracchi)

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