Sudafrica: bruciate aziende che danno lavoro agli immigrati, 4 morti

 

La piaga della xenofobia risorge in Sud Africa. Manifestazioni si sono svolte in solidarietà alle vittime delle violenze contro gli stranieri che hanno fatto quattro morti nella città di Durban. Nonostante la terribile esperienza dell’apartheid, alcuni sudafricani non esitano a scagliarsi contro gli immigrati, molti dei quali sono di colore.

“Se si guarda attentamente – dice lo studente Mfanuphetheni Zulu -, si scopre che ci stiamo combattendo tra noi neri. Non ho mai visto attaccare un bianco, o persone di altre razze. Siamo solo noi. E’ chiaro che i neri non vogliono vedere i loro simili progredire”.

La violenza ha costretto migliaia di immigrati a rifugiarsi in un accampamenti appositamente allestiti alla periferia della città portuale dopo che le loro abitazioni e le aziende che li impiegavano sono state date alle fiamme.
“Non so dove andare a causa dei problemi nel mio Paese, la Repubblica Democratica del Congo, un Paese in guerra – dice Thircessi Baloyi -. Alcuni di noi hanno problemi nel Paese d’origine e non possiamo semplicemente decidere di rientrare”.
Già nel 2008 il Sudafrica aveva conosciuto un’ondata di violenza contro gli immigrati che aveva provocato 60 morti

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