India, non riesce ad avere figli maschi: uccide 3 figlie e tenta il suicidio

scarpetteUna donna di 27 anni ha ucciso le sue tre figlie strangolandole e poi ha provato a suicidarsi in India perché era depressa per il fatto di non avere avuto un figlio maschio. Lo riportano i media locali Indian Express e IANS, citando fonti di polizia.

Radha Devi, questo il nome della donna, ha provato a impiccarsi a un albero ieri sera ma alcuni passanti si sono accorti di lei e l’hanno salvata. I corpi delle bambine – di 8 mesi, 3 anni e 8 anni – sono stati trovati dalla polizia ai piedi dell’albero. Prima di uccidere le figlie, la giovane ha telefonato al marito per rivelargli le sue intenzioni.

Devi era sotto trattamento medico per depressione e, nell’ospedale in cui si trova adesso, ha raccontato alla polizia che non era felice perché non riusciva ad avere un figlio maschio. In India è diffusa la preferenza per avere figli di sesso maschile, perché sono i maschi che si ritiene possano portare avanti la stirpe e che ereditano la proprietà e si prendono cura dei genitori nella vecchiaia, mentre nel caso delle bambine i genitori devono pagare per una abbondante dote da portare alla famiglia del fidanzato. A causa di questo fattore culturale nel Paese si praticano illegalmente aborti selettivi.

Nel 2011 il censimento condotto in India ha rivelato che ci sono 7,1 milioni di bambine in meno rispetto ai bambini di età compresa fra 0 e 6 anni. In totale nella popolazione dell’India, che conta un miliardo e 210 milioni di abitanti, ci sono 940 donne ogni mille uomini. Secondo la ong ActionAid, l’India “perde ogni giorno” circa 7mila bambine che muoiono prima di compiere i 6 anni, alcune perché uccise alla nascita.

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