Gaynet: la famiglia fu inventata per bisogno di riproduzione di forza lavoro in fabbrica

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14 nov – “Basta con l’apartheid verso le famiglie omosessuali”. E’ pronta la risposta di Gaynet al ‘Family Act’, la manifestazione di Ncd a favore della famiglia che si svolgerà sabato a Roma, a piazza Farnese.

E’ un manifesto dal titolo ‘Famiglie bene comune’ predisposto dal presidente di Gaynet Italia, Franco Grillini, capolista di Emilia-Romagna Civica a Bologna, che chiede di istituire la ‘Festa di tutte le Famiglie’, “una contromozione – spiega – in contrapposizione a chi in consiglio regionale ha presentato l’idea di ‘Festa della Famiglia’” al singolare.

Il presidente di Gaynet ha anche lanciato su Twitter l’hashtag AddamsFamilyAct con tanto di foto e “abbiamo inventato un neologismo di cui siamo molto fieri che è ‘clericaglia’”, dice all’Adnkronos (http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2014/11/13/famiglia-manifesto-gaynet-basta-con-apartheid-verso-omosessuali_hHUENzb56YAEQHtgoB2uzO.html)

“La famiglia come la conosciamo noi adesso è quella inventata dalla borghesia industriale che aveva bisogno di una riproduzione di forza lavoro legata alla fabbrica. Adesso quel mondo non esiste più, è morto. E’ cambiato il modello di vita e di organizzazione sociale – evidenzia – In una situazione di precariato, dove non esiste più il lavoro fisso, l’unica cosa fissa ed eterna dovrebbe essere un matrimonio? E’ follia allo stato puro”. Per Grillini “è gente che vive nell’800 perché quel mondo lì non c’è più, sono dei nostalgici“.

Nel manifesto si legge che “ogni forma di famiglia, ogni unione affettiva, ogni legame di solidarietà, amore e amicizia rappresenta un fatto rilevante dal punto di vista sociale e civile e un bene per la collettività e per la coesione sociale”. “L’articolo 2 della Costituzione – rimarca Grillini nel manifesto – nell’affermare che la Repubblica riconosce i diritti fondamentali della persona, stabilisce che essi sono garantiti anche nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità. Tra le formazioni sociali vi rientra anche la famiglia, regolata altresì dall’articolo 29”.

“Come riconosciuto dalla Corte Costituzionale – si legge – tanto la famiglia tanto il matrimonio sono due realtà in continua modificazione ed evoluzione. Lo Stato non può violare o negare la pluralità e la libertà delle forme e dei modelli familiari”. “Anche le carte sovranazionali riconoscono ad ogni individuo il diritto fondamentale di sposarsi e costituire una famiglia. La nozione di matrimonio e quella di famiglia includono l’unione tra due persone dello stesso sesso e i loro eventuali figli” scrive Grillini, evidenziando che “dovunque sono stati riconosciuti diritti alle famiglie formate da persone dello stesso sesso, l’intera società ha tratto benefici perché è cresciuta l’inclusione, il benessere e la solidarietà sociale”.

“Tutte le famiglie costituiscono, più ancora di un mero nucleo giuridico, sociale ed economico, una comunità di affetti e di solidarietà in grado di insegnare e trasmettere valori culturali, etici, sociali, essenziali per lo sviluppo e il benessere dei propri componenti e della società – si legge ancora – nonché il luogo dove diverse generazioni si incontrano e si aiutano vicendevolmente a crescere nella coscienza critica e nella libertà di scelta armonizzando diritti e doveri degli individui con le altre istanze della vita sociale nella garanzia della libertà individuale e collettiva”.

Di qui l’invito diretto alle Camere: “Il Parlamento è chiamato a togliere ogni ostacolo normativo e a garantire la parità dei diritti delle famiglie omogenitoriali compresa l’adozione del figlio/figlia biologico/a del/della partner, superando finalmente ogni discriminazione“. “Il Parlamento istituisca la ‘Festa di tutte le Famiglie’, fondata sull’amore tra le persone, promuovendone sia direttamente sia indirettamente attraverso scuole, associazioni ed enti locali la valorizzazione dei principi culturali, educativi e sociali. In mancanza di una decisione parlamentare – conclude – la Regione Emilia-Romagna la istituirà per il proprio territorio”.

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