Immigrati accolti nelle chiese, acquasantiere usate per lavare i calzini

calzini

17 giugno – A Palermo numerose chiese sono state svuotate e al posto delle panche per i fedeli e dell’altare sono stati sistemati lettini per i migranti giunti oggi e nelle scorse settimane. Il centro Caritas Santa Rosalia, tra statue di santi, stucchi e mosaici, crocifissi ha sistemato decine di brande dove i volontari hanno sistemato i profughi. La Caritas ha attrezzato centri ed ex scuole per ospitare 550 profughi.

Queste sono recenti alcune foto diffuse da Repubblica dove si vede che fine stanno facendo le nostre chiese, costruite col sangue dei martiri, in centinaia di anni, edificate con tanta fede e con i risparmi delle vedove, con le donazioni dei poveri e dei ricchi, difese dagli invasori nelle guerre fino alla morte.

minigonna

Scrive radiosapada

Cosa sta accadendo? I modernisti, pienamente padroni indisturbati della maggior parte delle nostre chiese, vivono una vera sceneggiata (clicca qui), difatti fingono di avere fede (Sir. 15,13) e di insegnarla, nella realtà essi non temono Dio, sono esseri tristi (Eccl. 8,13) e dimostrano, de facto, di essere agnostici; oggi, oltre ad aprire nella docenza ad ogni sorta di peccato (clicca qui), stanno aprendo le chiese agli invasori, a mò di ostello, così danno al mondo il falso messaggio di carità, invero filantropia terzomondista, massonica e cosmopolita (come ho già spiegato qui). […]

Uno dei capi del terzomondismo cosmopolita camuffato da carità è certamente il modernista Raniero Cantalamessa. Nel vecchio studio: BERGOGLIO E CANTALAMESSA, GLI ULTIMI «MIASMI PESTIFERI» DELLA «CHIESA CONCILIARE», dimostrai come il soggetto in questione ritiene che il battesimo di sangue sia la povertà, come se dipendesse dagli emolumenti sul conto in banca. Come abbiamo appreso, essere caritatevoli non significa fare l’elemosina.