Ispezione a sorpresa al Cara, Sel: ‘’Mineo fallimento dell’accoglienza”

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Cara di Mineo – Palestra e ludoteca per i figli degli immigrati

 

Catania, 16.04.2014 (BlogSicilia) – Ispezione a sorpresa al Cara di Mineo da parte del deputato di Sel, Erasmo Palazzotto che, accompagnato dal “Coordinamento dei consiglieri comunali per una diversa politica di accoglienza” ha visitato il centro che ospita i richiedenti asilo: ”La situazione non è più tollerabile”.

Palazzotto racconta di avere trovato “una condizione di privazione dei diritti: degrado, sporcizia, carenze in tema di assistenza legale, psicologica”. Durante la visita ha anche scattato diverse foto che potrebbero fare parte di un dossier che sarà presentato in allegato ad una interrogazione parlamentare, l’ennesima, sulla struttura che si trova in provincia di Catania.

Il Cara di Mineo è il più grande d’Europa: sono attualmente presenti 3.895 ospiti di cui 3.549 uomini (30 bambini) e 346 donne (27 bambine).

IL CARA MINEO ED UN FIUME DI MILIONI DI EURO

Spese per il Cara di Mineo >>>

Secondo Palazzotto “Mineo rappresenta il fallimento di un sistema di accoglienza che ha fatto dell’emergenza la chiave per lucrare sulla pelle dei rifugiati”.

“Dietro le parole di Giuseppe Castiglione, che parla di ‘ottimi servizi d’accoglienza’, o la retorica di Matteo Salvini e dei suoi ‘immigrati ospitati in hotel a 4 stelle’ – dice il deputato di Sel – si cela un universo di disperazione. I tempi di risposta alle richieste di asilo sono inesorabilmente lunghi e in troppi sono pronti a speculare politicamente ed economicamente su questa situazione”.

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Antonio Mazzeo, in un suo report sul Cara postato sul suo blog il 5 marzo 2012, ha calcolato quanto costa il Cara. Solo per l’affitto sei milioni di euro all’anno, intascati dalla Pizzarotti. Ci sono poi da aggiungere i soldi – e sono tanti – per la gestione diretta del Cara: nutrizione, vestizione e scansione dei tempi vuoti degli ospiti-semidetenuti. La struttura è affidata al Consorzio siciliano di cooperative sociali Sisifo (LegaCoop), capofila di un raggruppamento composto da Sol.Calatino Caltagirone (aderente al Consorzio Sol.Co. Catania, rete di imprese sociali siciliane operante a Mineo dal 28 dicembre 2009), la coop-azienda di ristorazione Cascina di Roma, la Senis Hospes e la Domus Caritatis.

Mazzeo stimava che nel 2012 avrebbero preso «29,56 euro al giorno più Iva per ogni richiedente asilo per dieci mesi (sino ad oggi erano 24,69 euro), oltre a 30.450 euro “per oneri di sicurezza”. Con il Cara a pieno regime, duemila ospiti, fatturerebbero complessivamente 17.736.000 euro più Iva e oneri di security. Con i mille e seicento di oggi, un po’ più di 14 milioni di euro». Questo a marzo del 2012. Oggi si parla di quasi tremila ospiti. A questo vanno aggiunte le spese per la manutenzione generale del residence (acqua, luce, etc.), le trasferte delle Commissioni territoriali e gli stipendi di quanti, militari e civili, a vario titolo operano nel Centro.

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