Chi ha una casa vivrà nell’incubo, tasse insopportabili

imu13 apr –  – Il carico fiscale su case, negozi e capannoni in Italia ha raggiunto un livello record: secondo l’Ufficio studi della Cgia, l’associazione di artigiani e piccole imprese di Mestre, il peso complessivo delle tasse, delle imposte e dei tributi rischia (con la Tasi al 2 per mille) di superare i 53,7 miliardi di euro. E rispetto all’anno scorso, nel 2014 i proprietari di immobili pagheranno ben 4,6 miliardi di euro in più.

Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia, lo dice senza mezzi termini:

Un tempo l’acquisto di un’abitazione o di un altro tipo di immobile costituiva un investimento. Ora, chi possiede una casa o un capannone sta vivendo un incubo. Tra Imu, Tasi e Tari gli immobili sono sottoposti ad un peso fiscale insopportabile

Negli ultimi sette anni – afferma la Cgia – il prelievo legato alla redditività degli immobili è aumentato leggermente (+1%), ma quello riferito ai trasferimenti di proprietà è sceso del 23%, a seguito della fortissima crisi che il mercato immobiliare ha subito in questi ultimi anni.

Solo il gettito riconducibile al possesso dell’immobile “ha subito una vera e propria impennata: se ipotizziamo che nel 2014 l’aliquota media Tasi sull’abitazione principale si attesti al 2 per mille, dal 2007 ad oggi il prelievo è destinato a crescere dell’88%”, spiega la Cgia.

I conti sono presto fatti. “Tra l’Imu, la Tasi al 2 per mille e la Tari – conclude Giuseppe Bortolussi – nel 2014 gli italiani pagheranno circa 32,5 miliardi di euro. Questo importo incide sul prelievo totale per il 60%. Tenendo conto di tutto il sistema fiscale che grava sul mattone, nel 2014 i proprietari di immobili dovrebbero pagare 4,6 miliardi in più rispetto al 2013. Una buona parte di questo aumento va attribuito all’introduzione della Tasi che appesantirà il prelievo fiscale soprattutto sui proprietari di seconde e terze case e su quelli che possiedono un immobile ad uso produttivo”.

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