4 apr – “Tra le 300 e le 600 mila persone che sarebbero in attesa di transitare nel Mediterraneo e una nazione che da sola non è in grado di affrontare questa situazione. Non riusciremo a gestire in maniera adeguata l’immane dramma dell’immigrazione se non verrà potenziato il Frontex, strumento attraverso cui l’Europa può difendere le nostre frontiere, e se non si interviene per migliorare le condizioni di vita nei paesi dai quali partono i disperati che si illudono di trovare nel nostro continente uno spazio illimitato per soddisfare le proprie aspirazioni”.
Commenta così l’on. Sergio Berlato, deputato al Parlamento europeo per il Ppe/Fi, il monito del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che ha annunciato il possibile arrivo di un numero di immigrati variabile tra i 300 e i 600mila.
“Non possiamo fare finta di sorprenderci per questi numeri- precisa Berlato-, basti pensare che, dati del Viminale alla mano, dall’inizio del 2014 sono ben 10962 gli stranieri sbarcati in Italia, ben 7 volte il numero di quelli registrati nello stesso periodo dello scorso anno”. “Se a questo aggiungiamo- prosegue il deputato europeo- che si va verso il clima mite della stagione estiva con conseguenti condizioni agevoli per attraversare il mare e l’instabilità politica dei paesi da cui solitamente provengono gli immigrati, non possiamo che prevedere che il numero di persone che intraprenderà i cosiddetti viaggi della speranza possa andare ben oltre i numeri ipotizzati da Alfano”.
“E’ stato superato il limite della possibile ospitalità– ancora l’on. Sergio Berlato- e servono politiche serie sull’immigrazione che non siano frutto di scelte falsamente buoniste. Il nostro paese è come una barca in mezzo al mare che, con tutta la buona volontà, può salvare un numero limitato di immigrati che chiedono di salire a bordo”. “Se su quella barca- conclude il deputato europeo- anziché 100 ne salgono 100mila, la stessa finirà per affondare impedendoci di salvare anche quei pochi che potremmo aiutare”.