Fa il segno della croce, professore la rimprovera: offende altre religioni

croce23 genn – A Reggio Emilia una studentessa di terza media viene ripresa dall’insegnante di religione per essersi fatta il segno della croce al passaggio di un’ambulanza. Il rimprovero è scattato a causa del fatto che proprio quel gesto potesse urtare la sensibilità di studenti atei o professanti fedi diverse da quella cattolica. Il caso è finito all’Assemblea regionale dell’Emilia Romagna che ha assolto l’insegnante rimproverandone però l’eccesso di zelo laicista.

SEGNO DELLA CROCE COME DITO MEDIO ALZATO – Passa un’ambulanza e alla studentessa viene spontaneo farsi il segno della croce. Il prof di religione che ha assistito al gesto riprende la ragazza affermando che avrebbe potuto offendere qualcuno di una fede diversa dalla sua. Ma non solo: al rimprovero bonario aggiunge anche il consiglio, la prossima volta, di sostituire il segno della croce con il semplice tocco del ferro, liquidando il gesto di fede ad un atto scaramantico. Ma davvero qualcuno di una fede religiosa diversa si sarebbe offeso alla vista del segno della croce? In realtà, quanto accaduto alla studentessa emiliana sembra essere solo uno dei mille risvolti di una diatriba in corso da anni tra fede e laicità. Infatti, non siamo nuovi a divieti di presepi nelle scuole, di canti natalizi, di crocefissi in classe ed ora anche del segno della croce.

SOLO UNA QUESTIONE RELIGIOSA? – Ma allora cosa può aver mosso l’insegnante a rimproverare la studentessa? Probabilmente si pensa che il professore abbia ricevuto particolari istruzioni in materia di etica professionale che lo abbiano spinto poi, per evitare problemi, a rispettarle con eccessivo rigore. Infatti, sappiamo molto bene quanto la questione sia delicata e se da un lato la legislazione vigente prescrive la presenza dei crocefissi nelle scuole, in quanto secondo il parere del Consiglio di Stato risalente al 2006 “ il principio di laicità non risulta compromesso dall’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche”, dall’altro la paura dell’intolleranza cresce di giorno in giorno. Ma è giusto che per evitare di imporre il proprio credo a chi la pensa diversamente, si annulli la propria fede, esprimibile anche in un semplice gesto della croce?  skuola.net

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4 thoughts on “Fa il segno della croce, professore la rimprovera: offende altre religioni

  1. Ma invece di vietarle tutte non si farebbe prima ad ammetterle tutte?! Io davvero non capisco. Darebbe noia un Buddha in classe, o una statuetta di Khrishna? Le religioni sono tutte legittime e fanno parte dell’identità di un popolo. Vietarne l’espressione significa togliere questo elemento fondativo dell’identità e sostanzialmente promuovere un atto di falsità. se si ammettessero tutte le religioni potrebbe invece instaurarsi un proficuo scambio di opinioni per poi, magari, alla fine, scoprire che hanno tutte molto più in comune di quanto si pensi, e che alla fine non importa se preghi maometto o Allah, è solamente un fatto di connessione con l’universo.Invece si continua a reprimere, reprimere, reprimere. Sono disgustato,

  2. a questo professore dovrebbero cacciarlo subito offende la credenza degli italiani sarebbe meglio che vada fuori italia

  3. ma fatela finita dove e’ stato mai ricordato prima fare un segno religioso non dovrebbe offendere nessuno e’ solo un espressione e se qualcuno si offende e’ perche e’ il primo ad essere intollerante perche’ viene da una religione intollerante come i musulmani.In piu’ loro intento e’ di cambiare religione dove vanno a vivere e io vivo a londra e piu’ di volta iman dicono che nel 2050 qui saranno di maggioranza musulmana e voglionoattuare la shaia. Se volete fare la stessa fine continuate cosi’ o quel professore digli di andare in un paese dell’ islam e vedere che tolleranza hanno se poi torna vivo.

  4. Avevo fatto dei commenti ma non li ho trovati li ho rifatti di nuovo idem non c’è traccia forse i primi erano un po’ pesantini ma non ho usato parolacce, se li uso qualche volta sono tutte B……. oppure V………i mi sembra strano, va bene cosi non voglio assolutamente ne contestare il moderatore ne il direttore del giornale si vede che avevano le loro buone ragioni di farlo.

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