La Commissione UE succube delle lobbies dell’alimentazione, danni all’Italia

ferrero9 ott – “La Commissione Europea intende decidere quali alimenti è preferibile mangiare e quali evitare!” ha dichiarato Magdi Cristiano Allam, eurodeputato di Io amo l’Italia del gruppo EFD del Parlamento Europeo. “E’ questa l’ultima trovata dei burocrati europei proposta sulla base di alcuni dati scientifici forniti dall’EFSA (Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare) secondo cui “esiste una relazione di causa-effetto tra il consumo di carboidrati e il mantenimento di una funzione cerebrale regolare” e in quanto “è stato calcolato che un’assunzione quotidiana di 130g di carboidrati soddisfa il bisogno di glucosio del cervello”.

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“La Commissione Europea vorrebbe dunque adottare un regolamento che impone l’indicazione di un avvertenza sui prodotti alimentari per segnalare se si corre il rischio di assumere eccessivi quantitativi di zucchero. Circostanza analoga era occorsa negli anni precedenti quando la Commissione Europea voleva imporre determinate limitazioni sugli ingredienti che di fatto estromettevano dal mercato o comunque creavano un grave danno a importanti aziende del settore, specialmente italiane. In quella occasione, infatti, se quella risoluzione della commissione fosse stata approvata avrebbe per esempio portato alla chiusura certa di una nostra grande azienda come la Ferrero i cui prodotti superano i parametri che l’Unione Europea avrebbe voluto imporre. Quella circostanza evidenziò che la Commissione Europea è succube delle lobby delle grandi multinazionali dell’alimentazione.” ha spiegato Allam.

Ha quindi spiegato che “tale prescrizione, oltre ad essere relativa ai soli carboidrati e non ad altri ingredienti, non tiene conto del fatto che ai fini della tutela della salute si deve considerare il regime alimentare complessivo di ogni individuo e non il singolo alimento. Autorizzando indicazioni salutistiche solo su talune categorie comporta quindi di fatto la creazione di una lista di cibi “buoni” e “cattivi”. Non è la quantità di zucchero in un singolo alimento che conta, ma quella complessiva che assumiamo in un giorno!”

Allam ha infine concluso sostenendo che “così facendo dunque la Commissione Europea va ben oltre le proprie competenze e i propri poteri e interviene con una incredibile ingerenza nella regolamentazione del settore alimentare, creando una grave alterazione del mercato e fornendo indicazioni che deviano la corretta rappresentazione della realtà in materia di salute dei cittadini.

Mi batterò in Europa per continuare a difendere le imprese italiane contro gli interessi delle multinazionali straniere e per far sì che al primo posto vi sia sempre realmente, e non solo di facciata, la salute della gente. Auspico pertanto che il Parlamento respingerà la proposta della Commissione Europea.”

ioamolitalia

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